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  • 30 aprile 2013
  • Valenza

A Valenza, tra centro storico e Parco del Po. Provato per voi…

Con l’Alborella valenzana termina, almeno per il momento, il ciclo di approccio alle gare domenicali commentate dai nostri atleti più rappresentativi. E per una chiusura col botto ecco il fior fiore dello sport valenzano, con la neo campionessa italiana di maratona, Elisa Stefani (tesserata N.A. Fanfulla Lodigiana) ed Ilaria Zavanone (Torino Triathlon). Mentre di Elisa ormai sappiamo tutto, per chi non conoscesse la trentaduenne Ilaria, che solo occasionalmente è in gara nel “giro” podistico essendo essenzialmente una triatleta “off road”, parlano per lei i due titoli italiani assoluti (2009-2010), il secondo di categoria ai mondiali alle Hawaii (2010) ed il recentissimo primo di categoria ai mondiali di Triathlon Invernale 2013 a Cogne. Per “quasi pari opportunità” nel video compare un terzo valenzano che non ha bisogno di presentazioni in quanto conosciutissimo anche a Casale (Avis) e ad Alessandria (Cartotecnica). L’Alborella… è lui. Nel senso che ne è il patron. Il difficile è stato trovargli un’adeguata collocazione tra due atlete di tale levatura. Scartate le ipotesi di “lepre” e di “ragazzo immagine”, si è optato per l’inedito ruolo di “uomo cavia”, ad interpretare ciò che “non” si deve fare. Elisa, che di professione è realmente un’insegnante, si è divertita a strigliarlo un pochino. PROVATO PER VOI: VALENZA – (di Elisa Stefani) – Con Ilaria e Massimo abbiamo affrontato il percorso dell’Alborella cercando di calarci nei panni non solo di chi non ha mai corso questa gara ma pure dei tanti che ogni anno l’affrontano senza particolari velleità. Il primo chilometro possiamo identificarlo come una lieve discesa, piuttosto veloce; meglio non partire a razzo, anche se la tentazione è forte, perchè all’uscita dal centro storico ci attende una bella discesona che porta al Parco del Po ma, soprattutto, con i 9 km che rimangono c’è poco da scherzare. E in questa discesa al parco, tutta asfaltata, affrontiamo due curve su tre “a gomito” nelle quali è meglio allargare, cosa che abbiamo fatto io e Ilaria, anzichè stringere a passettini (a dare il cattivo esempio ha pensato Massimo...) come usa la maggior parte, perchè si perde la fluidità del passo. La corsa cambia molto una volta entrati nello sterrato del parco. Chiaramente non possiamo prevedere se il fondo sarà asciutto o meno. Sappiamo però che un paio di brevi salite e discese dall’argine sono da considerare (non fatevi ingannare da Ilaria... la sua stanchezza è tutta scena... ma mettetela in conto); qui le curve è meglio stringerle. Nel parco la vista spazia su un bel pezzo di gara e i riferimenti non mancano. Quindi, far “girare” le gambe e se quelli davanti sono alla vostra portata... all’inseguimento. Si attraversano due cascine con altrettanti punti di ristoro. Approfittarne fa parte della strategia di gara. All’uscita dal parco, per tornare in città, le due salite consecutive sulle quali solitamente si decide la gara. La prima, sterrata tra fitta vegetazione, è la temuta “salita del motore”; uscendone, si ha l’impressione, falsa, di essere giunti al piano, ma ci si trova subito davanti la salita asfaltata di via Rimini. Meglio esserne mentalmente preparati perchè gioca brutti scherzi. Importantissimo non fermarsi per nessuna ragione finchè non si arriva in cima; accorciamo il passo, perchè in salita deve essere breve. Ginocchia alte, spalle avanti dall’inizio del “motore” fino a quando via Rimini non diventa piana. Se proprio non ce la si fa, camminare con mani sulle ginocchia e spingere fino in cima. Vietato fermarsi. Rimarrà solo l’ultimo chilometro dove si potrà tirare un respiro di sollievo. Per chi non ha ambizioni particolari sarà comunque un successo non arrivare al traguardo nelle condizioni di Massimo. Ora che ci penso... non gli ho chiesto se fingeva o meno. Ho ritenuto opportuno ricordare alcuni fondamentali della corsa. Le gare dovrebbero sempre essere precedute da un po’ di stretching e da un riscaldamento. Cosa che si dovrebbe fare tutti, prima di ogni competizione, più o meno impegnativa. La muscolatura, per sopportare determinati sforzi, deve essere preparata. Così, al termine, meglio rifare lo stretching; anzi, è fondamentale. Infine, cinque-dieci minuti di defaticamento con una corsa lenta lenta, perchè i muscoli han bisogno di recuperare. LA STORIA DELL’ALBORELLA – (di Massimo Castellaro e Max Chivetto) - La camminata nasce da un’idea di Massimo detto “Ruspa”, con un gruppo di amici runners, per portare gli appassionati di corsa su strada in mezzo alla natura, ammirando il fiume Po e i suoi argini. Si decide di organizzare questa gara nella mattinata che precede la “Sagra dell'alborella”, una tradizione per la città di Valenza. Il 1° maggio 2007 la prima edizione. Come primo anno porta a partecipare circa 120 persone e vede partenza e arrivo al ponte di ferro. Vittoria a Paolo Bertaia, a seguire Gianni Ravarino, sempre di Valenza e prima donna la giovanissima valenzana Elisa Stefani. Si decide così di replicare l'anno successivo. La gara viene organizzata in collaborazione con il “Circolo Po 2001”, il Comune di Valenza e i partecipanti sono circa 160. Primo posto a Gianni Ravarino che batte per pochi decimi di secondi Paolo Bertaia; primo premio femminile ancora ad Elisa Stefani. Gli organizzatori sono entusiasti dei risultati ottenuti e arrivano sempre più partecipanti anche da fuori provincia. Si muovono per preparare la terza edizione prevista il 1° maggio 2009; bisogna purtroppo fare i conti con il tempo, i giorni che precedono la gara piove ininterrottamente e le acque del fiume escono allagando le rive. Il tutto viene spostato alla domenica successiva ma il percorso è ancora troppo infangato e non percorribile, così si decide di spostare in città la partenza con un tracciato misto asfalto-sterrato, dove si possa transitare almeno per un tratto nel Parco del Po. Questo cambiamento di percorso piace molto ai partecipanti che pur, con il tempo incerto, sono 185. Lo start viene dato in corso Garibaldi; vincitore Silvio Gambetta seguito da Gianni Ravarino. Sempre presente e prima donna Elisa Stefani. Eccoci al quarto anno e si decide di portare la partenza definitivamente in centro città, per dare anche la possibilità alla popolazione di partecipare all'evento sportivo in continua crescita; iscritte 200 persone. Partenza e arrivo ancora in corso Garibaldi dove taglia il traguardo come prima assoluta Elisa Stefani davanti ad Alex Zulian. I vincitori vengono premiati con un trofeo intitolato a Mara Maiocchi, scomparsa in quel periodo, moglie di un caro amico sempre presente negli eventi cittadini con la sua inseparabile macchina fotografica, Mario Peracchio. Da qui in poi il Trofeo Maiocchi sarà sempre tra i premi. L’Alborella, essendo entrata a far parte delle gare in calendario provinciale, vede spostare la data all’8 maggio, non più coincidente con la giornata della sagra. Questo è un anno di cambiamenti, si colloca il traguardo nel tratto pedonale di viale Oliva dove lo spazio può accogliere con il palco per le premiazioni, il grande tavolo per il ristoro offerto dall'organizzazione e dagli sponsor e soprattutto le oltre 220 persone partecipanti. Giornata stupenda, calda ma arieggiata, tantissimi amici provenienti da Genova, Biella, e persino Bergamo. Questa quinta edizione vede vincitore Daniele Novella seguito da Gianni Ravarino; terzo classificato Alex Zulian. Per le donne ancora la giovane Elisa Stefani, poi Ilaria Bergaglio e Ilaria Zavanone. Purtroppo tre mesi prima ci ha lasciato una cara amica, sportiva di eccezione e sempre presente nell'organizzare eventi sportivi per la sua città. Prima di dare il via alla gara un commosso saluto a Grazia Di Marco (da qui il “Corri con Grazia” che compare sui volantini valenzani) con un volo di palloncini. “Da allora la sentiamo sempre con noi e rimarrà sempre nei nostri cuori.” E’ il pensiero di tutti gli sportivi valenzani. Infine, nel 2012 trionfo di Andrea Giorgianni su Matteo Pezzana. Elisa Stefani sempre prima donna. IL VIA ALLE 9,30 – Mentre ricordiamo ancora che la preiscrizione sul sito della Cartotecnica può evitare code ai gazebo, pubblichiamo mappa del tracciato e le due pagine di volantino nel pdf a fianco. Tra i primi iscritti leggiamo Ilaria Bergaglio. Gara che assicura sempre grossi nomi, lo scorso anni fu appannaggio di Andrea Giorgianni. All’uscita dalla salita “del motore” il ligure imboccò sullo slancio il ripido di via Rimini; non altrettanto fece il vercellese Matteo Pezzana che, attendendosi il piano, si bloccò letteralmente, tanto da farsi sfuggire una frase… irriportabile (non verso persona specifica) e, in un momento, quei due metri di ritardo divennero qualche decina. Prima donna la Stefani, che finora ha vinto tutte le edizioni e, nel 2010, fu addirittura primo assoluto. E’ possibile, quest’anno, il suo primo forfait. I livelli cui Elisa è riuscita ad arrivare comportano nuovi oneri. La “Camminata dell’Alborella” (o Arborella, in latino e in dialetto) è organizzata dai Free Runners valenzani con La Cartotecnica Piemontese, sotto egida UISP AL. Il via domenica prossima alle 9,30 in viale Oliva. ACCADDE IN SETTIMANA – (by Owens) - Giovedì 25 aprile il clou con i “Colli Novesi”, gara Fidal di 14,3 km con 293 classificati. Vittoria a Khalid Ghallab davanti a Marocco, Silicani e Ramorino. Gara femminile a Viviana Rudasso su Magro, Caviglia e Solaro. Tra i casalesi troviamo Floriano Peruccio 41mo, Alessandro Manassero 64mo, Roberto Magagna 213mo. Nessun valenzano o trinese. A Corteolona (PV) nella 12 km Silvio Gambetta secondo dietro a Gianluigi Vettemberge e davanti ad Alberto Poggio. Nella 6 km femminile Loredana Ferrara vince su Colette McDonnel e Teresia Strada. A Gambolò (PV) in gara alcuni atleti Avis. Maria Rita Torino seconda nella 5 km femminile. Simone Canepa quarto ed Emanuele Di Maio ottavo nella 10 km non vengono classificati in quanto non hanno un’iscrizione UISP, che in Lombardia è obbligatoria, in quel circuito. E passiamo a domenica dove a Muggia (TS) Elisa Stefani è seconda (34’12”) nella 10 km “Mujalonga sul mar”; vince l’azzurra Silvia Weissteiner del Corpo Forestale. Terza Sara Borgiato. Primo assoluto Stefano La Rosa. A Montechiaro (UISP) s’impongono Corrado Ramorino e Clara Rivera. Il C.P. AICS fa tappa a Bassignana, paese di Ravarino, e tutta la “cricca” fa festa. Gianni s’impone, seguito da Maurizio di Pietro, Alex Zulian e Daniele Novella, racchiusi in pochi secondi. Quindi Campassi quinto, che si prende la rivincita che attendeva da Casale, su Elli (ottavo), preceduto anche da Panucci e dall’avisino Canepa. Solo una sgambata (86mo) per Paolo Bertaia, che torna tra noi dopo il recente infortunio. La prova femminile va alla tortonese Katia Figini davanti ad Elizabet Garçia e Roberta Cassulino. Prima squadra l’Avis Casale. Alla 13 km di Agrate Conturbia (NO), 813 iscritti, Silvio Gambetta quinto dietro a Corrado Mortillaro, Claudio Guglielmetti, Antonio Vasi e Christian Mattachini. La gara femminile vede, nell’ordine, Daniela Maestroni, Barbara Benatti, Elena Manzato e Loredana Ferrara. Dall’estero. Domenica, alla Rock and Roll Half Marathon, a Madrid, in Spagna, troviamo Luca Testera Pardi, Atletica Valenza, 1h43'44", real time 1h42'03. Il 21 aprile alla Maratona di Annecy, in Francia, un altro valenzano, Daniele Cortolezzis, Free Runners, 3h52'50", real time 3h52'16". FINALMENTE ANCHE ARQUATA SUL WEB – Tra le società provinciali di un certo livello mancava solo lo spazio web dell’Arquatese Boggeri. Ora è presente all’url http://gpboggeri.webnode.it/ IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA – Domani, 1 maggio, la prova AICS è a Spinetta Marengo con il Bibendum Run (zona Industriale Michelin) sui 10,5 km e partenza alle 10. Venerdì via alle preserali con la StraAcqui (UISP) alle 20,40; il punto di riferimento è piazza Maggiorino Ferraris. Domenica, a Valenza, gara di cui abbiamo qui ampiamente parlato.

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