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  • 22 marzo 2012
  • Casale Monferrato

Export, nel 2011 show della provincia di Alessandria

Nel 2011 le esportazioni della provincia di Alessandria hanno fatto registrare un aumento del 25,1% rispetto all’anno precedente, che già aveva visto l’export provinciale crescere del 31,4%. Così, nel 2011, l’export provinciale ha toccato il massimo storico di 4,801 miliardi di euro a fronte di 3,840 nel 2010, di 2,922 nel 2009 e di 3,787 nel 2008. Ancora una volta il forte aumento dell’export provinciale è da ascrivere pressoché in toto all’andamento delle vendite all’estero dei prodotti delle attività manifatturiere (+25,4%) mentre tassi di crescita decisamente inferiori a quello complessivo hanno fatto registrare le esportazioni dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e del risanamento (+14), dei servizi di informazione e di comunicazione (+11,4) e dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+11). L’export del comparto agricoltura, silvicoltura e pesca, infine, ha registrato una crescita superiore a quella messa a segno com-plessivamente dalle esportazioni provinciali (+29,9). Da notare che queste altre voci merceologiche presentano, a differenza del manifatturiero, valori assoluti di partenza decisamente modesti. Tuttavia le vendite all’estero, pur mantenendo elevati tassi di crescita, sono andate perdendo dinamismo nel corso dell’anno, parallelamente ai segnali di rallentamento fatte registrare dalla domanda in molti Paesi industrializzati ed emergenti, passando dal +44, 7% del 1° trimestre al +23,1 e al +21,4% dei due trimestri successivi. Nel periodo ottobre-dicembre 2011, infine, l’incremento è stato pari al +14,4%. Il dettaglio territoriale mostra come la provincia di Alessandria continui a registrare la perfomance migliore (+25,1%), seguita da Biella e Novara, che concretizzano rispettivamente aumenti del 13,9% e 11,9%. L’export del Verbano Cusio Ossola cresce ad un ritmo analogo a quello piemontese (+11,8%), mentre risultano inferiori alla media regionale i risultati delle restanti province, compresi tra il +9% di Vercelli e il +10% di Asti, passando per il +9,8% di Cuneo e il +9,6% di Torino. L’incremento delle esportazioni dell’industria manifatturiera ha caratterizzato pressoché tutte le categorie merceologiche, ma è stato particolarmente rilevante e superiore al dato provinciale per quelle di coke e prodotti petroliferi raffinati (+91%), computer, apparecchi elettronici e ottici (47,9) metalli di base e prodotti in metallo (+44,9). L’export di metalli di base e prodotti in metallo, di macchinari ed apparecchi n.c.a. e di sostanze e prodotti chimici presentano i valori assoluti di maggior importo pari rispettivamente a circa 1.317, 602 e 597 milioni di euro. L’analisi dei dati disaggregati per paese di destinazione dell’export evidenzia come la crescita delle vendite oltre confine sia stata trainata, anche nel 2011, dai Paesi extra Unione europea: le esportazioni verso l’Europa a 27, infatti, sono aumentate del 15,8% mentre quelle indirizzate nei paesi extra UE si sono incrementate del 38,3%. Tassi di crescita particolarmente rilevanti hanno fatto registrare le vendite nei Paesi Bassi (+43,4%), in Germania (+30,8), Polonia (+21,2), Belgio (15,1), Austria (12,4). In valori assoluti i principali clienti della provincia sono la Germania con acquisti per oltre 669 milioni di euro, che ha sorpassato la Francia (quasi 615) e la Spagna (più di 296). Tra i Paesi extra UE il principale acquirente dei prodotti della provincia è risultata la Svizzera con acquisti per oltre 1.036 milioni di euro, seguita dagli Stati Uniti (più di 205) e dalla Cina (poco meno di 112). I tassi di crescita di maggior rilievo sono stati fatti registrare dalle esportazioni verso la Svizzera (+ 101,2%), il Brasile (100,1), Hong Kong (19,0) e Russia (17,2).In calo, invece,l’export verso la Cina (-19,5). La ripresa produttiva che, specie nella prima metà del 2011, ha caratterizzato l’industria manifatturiera provinciale – nell’anno in esame la produzione industriale è aumentata de 2,8% rispetto al 2010 – ha determinato, a causa della natura prettamente trasformatrice dell’industria provinciale, significative ricadute sull’andamento delle importazioni alessandrine, cresciute del 14,34 raggiungendo, in valore assoluto, i 3.132.825.898 di euro. L’import dai Paesi dell’Ue -27 è aumentato del 12,91% e quelle dal resto del Mondo del 16,97. L’aumento dell’import è stato, quindi, decisamente minore rispetto all’anno precedente in cui crebbe del 31,9%. Tassi di crescita particolarmente rilevanti sono stati registrati dall’import di computer, apparecchi elettronici e ottici (43,44), prodotti delle altre industrie manifatturiere (35,04) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (17,42). In valori assoluti le categorie merceologiche di maggior rilievo sono state quelle dei metalli di base e dei prodotti in metallo per poco meno di 706 milioni di euro, delle sostanze e prodotti chimici (più di 484), dei prodotti alimentari (quasi 336), dei prodotti delle altre attività manifatturiere (oltre 630). Nel 2011, il saldo commerciale o esportazioni nette (esportazioni – importazioni) della provincia di Alessandria è stato positivo per oltre 1.668 milioni di euro ed è risultato in crescita del 51,81% dopo essere aumentato del 30,9 nel 2010. «La forte crescita che ha caratterizzato, anche nel 2011, le esportazioni della provincia di Alessandria - ha commentato il presidente della Camera di Commercio, Piero Martinotti - testimonia l’elevato grado di competitività raggiunto dall’industria manifatturiera locale alla quale competono, in larghissima misura, le vendite all’estero». «In una fase congiunturale caratterizzata dalla debolezza della domanda interna per consumi ed investimenti - ha concluso il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria - ancora una volta l’export ha fornito un contributo essenziale a sostegno della produzione industriale e del PIL provinciale».

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