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  • 28 febbraio 2016
  • Casale Monferrato

Dieci minuti di intervista all’astronauta in missione

Per dieci minuti precisi, la parola più pronunciata nell’aula magna dell’Istituto Sobrero è stata “over”. Equivalente dell’italiano “passo”, con “over” si passa il collegamento a colui che sta dall’altra parte del microfono. E giovedì mattina, dalle 10,10 alle 10,20, dall’altra parte del microfono c’era l’astronauta Tom Kopra dalla stazione spaziale orbitante Iss (International Space Station). Inserita nell’ambito del progetto “Desire” (Department of Electronics at Sobrero and Iss for Radio Education), la telefonata “spaziale” con Kopra è stata resa possibile grazie al fatto che il Sobrero è stato selezionato dalla Nasa per il programma Ariss School Contact, che consente di mettere in contatto gli astronauti a bordo dell’Iss con le scuole. Ieri mattina, dunque, ventidue ragazzi delle quarte e quinte del corso di specializzazione in Elettronica e Telecomunicazioni hanno rivolto a Kopra le loro domande, rigorosamente in inglese. Grazie all’estrema professionalità dell’Associazione Radioamatori Italiani, che ha reso possibile il collegamento in collaborazione con il Lions casalese, le chiarissime e forzatamente concise risposte dell’astronauta, che anch’esse terminavano con il consueto “over”, hanno risuonato tra le pareti dell’Istituto casalese. Nei dieci minuti a disposizione, ovvero il tempo impiegato dall’astronave per attraversare l’Italia nord-occidentale, i ragazzi hanno rivolto ventidue domande: molte di natura tecnica (come, ad esempio, quali ricerche sta conducendo in orbita), ma la stragrande maggioranza fatta di curiosità: com’è la terra vista dallo spazio, com’è l’assenza di gravità, come si dorme senza gravità, cosa si fa nel tempo libero, qual è lo stato d’animo durante il countdown, fino alle curiosità più insolite come, ad esempio, il dubbio su come ci si lava e si usa il bagno in assenza di gravità. Al collegamento ha assistito, in streaming, anche una scuola di Rutigliano: il preside Riccardo Rota ha, così, potuto presentare l’Istituto Sobrero ai locali responsabili della Città della Scienza di Bari e dell’Aeronautica militare. Rota ha poi scherzato con il prof. Mauro Demichelis, coordinatore del progetto “Desire”: «Ho visto che il prof prendeva appunti sulle risposte dell’astronauta. Adesso lo interroghiamo e vediamo cos’ha capito». Tra le risate e l’applauso dei ragazzi, Demichelis ha spiegato lo spirito del collegamento appena concluso: «Avete sentito l’entusiasmo con il quale queste persone affrontano queste esperienze, lontane da casa mesi, in condizioni a dir poco difficili… Portiamo a casa un messaggio: se vogliamo, riusciamo! Ai miei studenti dico sempre che devono essere i numeri uno».

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