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Santa Maria del Tempio

Dell’antica chiesa di Santa Maria del Tempio non restano tracce. Dopo la soppressione dei Templari passò all’Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, poi ai Cavalieri di Rodi e quindi ai Cavalieri di Malta, la cui croce ottagona di smalto bianco con bordo d’oro campeggia su un antico muro. Distrutta durante gli assedi seicenteschi, venne ricostruita accanto al convento dai frati francescani. Dopo le soppressioni napoleoniche, venne ricostruita, consacrata da mons. Francesco Icheri di Malabaila nel 1832 sotto il titolo di Santa Maria degli Angeli e di San Francesco d’Assisi. Prolungata nei primi anni del secolo scorso, venne ampliata con la costruzione su progetto dell’arch. Frediano Rota di una cappella laterale, a sinistra dell’ingresso, e inaugurata sabato 23 ottobre 1926. Arriviamo alla chiesa da San Giovannino. Puntiamo subito alla luminosa cappella di sinistra dalla cupola aguzza. Qui si venera il pregevole quadro della Madonna Miracolosa, circondato da molti ex voto, e qui - caso raro per una chiesa- sono ricordati anche i Caduti della Grande Guerra. Nella parte alta della lapide di marmo un bassorilievo con una pietà affiancata da rami di foglie di quercia (la forza) e di alloro (l’onore) si legge questa iscrizione dedicatoria: “Militari morti nella Guerra Europea / dall’anno 1915 all’anno 1919 / di S. Maria del Tempio”. Sotto la scritta “In memoriam aeterna erunt” l’elenco dei 20 nomi con la paternità: Cavallo Felice di Giovanni; Cattaneo Evasio di Massimino; Certana Francesco fu Giovanni B; Debernardi Luigi di Alberto; Debernardi Quirico di Alberto; Guaschino Giovanni di Giuseppe; Guaschino Emilio di Giuseppe; ; Guaschino Ricardo di Camillo; Martinotti Giov. Battista fu Giov.; Mortarino Marcello di Giovanni; Lesca Francesco fu Giacinto; Luparia Luigi di Carlo; Pasino Luigi di Fridiano; Piotti Evasio di Costantino; Patrucco Giuseppe fu Evasio; Ricaldone Emilio di Giuseppe; Ricaldone Francesco di Evasio; Vergante Giuseppe di Stefano; Zavattaro Giuseppe di Camillo; Zeppa Carlo di Luigi. Segue la scritta: “Pregate parrocchiani per le loro anime / onde riposano in pace” e la firma dello scultore “B.Cambursano”. E’ d’obbligo una visita alla sepoltura di Bonaventura Carretti da Occimiano pensando a don Cassano che di questo beato è lo sponsor.

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Marco Imarisio

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