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Industria: la crescita prosegue, il protezionismo preoccupa

L'indagine congiunturale trimestrale di Confindustria Alessandria

L’economia mondiale prosegue, nel trimestre di primavera, il trend di crescita in atto da oltre un anno. Anche a livello locale si attestano riscontri tutti positivi e nel complesso in miglioramento: sono ottimistiche le attese espresse dagli imprenditori sia per occupazione e produzione che per gli ordini, per la propensione ad investire, l’utilizzo degli impianti e per la redditività, questo sebbene, negli ultimi mesi, il ritmo di espansione dei mercati internazionali segnali un rallentamento dovuto principalmente allo scontro sui dazi.

Lo confermano i risultati dell’Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2018.

Gli indici SOP che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti sono nuovamente tutti positivi, come già lo scorso anno e nel primo trimestre del 2018: sono in rialzo i dati relativi alla previsione dell’occupazione a +21, della produzione a +28, degli ordini totali a +26 e quello della redditività a +12, e resta ampiamente positivo, anche se in flessione, l’indice degli ordini export a +13. La previsione di ricorso alla cassa integrazione si mantiene molto bassa ed in diminuzione ed è formulata dal 3% degli imprenditori del campione, così come sono sempre in netta maggioranza gli intervistati (il 73%) che prevedono invariata l’occupazione. È in rialzo e permane elevato il grado di utilizzo degli impianti al 78% della capacità, ed è sempre alta la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, che è dichiarata dal 73% degli intervistati. Si conferma ad un livello accettabile il ritardo negli incassi che è in calo ed è segnalato dal 33% degli imprenditori, e l’indice di chi ha lavoro per più di un mese aumenta ed è all’84%.

Il raffronto con i dati della congiuntura a livello regionale mostra peraltro un andamento analogo, ma con indici anche migliori per la nostra provincia rispetto alla media piemontese, ed in particolare per le attese sugli ordini export.

I settori produttivi più rappresentativi, il metalmeccanico, la chimica e la gomma-plastica, mostrano buone previsioni anche se nel complesso in calo rispetto al trimestre precedente, ed il comparto alimentare, influenzato dalla stagionalità, presenta indicatori tutti positivi ed in rialzo.

Anche dalla rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese emergono riscontri ancora positivi: risalgono la previsione dell’occupazione a +31, del livello di attività a +35 e dei nuovi ordini a +26, mentre sono in calo le attese per gli ordini export a +13. Permane buona la propensione ad investire.

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato centocinque aziende associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati, oggi venerdì 27 aprile, ad Alessandria dal presidente di Confindustria Alessandria, Maurizio Miglietta, dal direttore, Renzo Gatti, e da Giuseppe Monighini, responsabile Ufficio Studi.

«Nel quadro positivo di crescita economica che perdura – commenta Maurizio Miglietta – le indicazioni meno favorevoli pervengono dalle aspettative di export. Indubbiamente, come rileva il Centro Studi Confindustria, le tensioni internazionali originate dallo scontro sui dazi tra Stati Uniti e Cina generano incertezza. Il commercio mondiale è cresciuto a ritmi sostenuti fino a gennaio (+0,9% su dicembre), ma gli indicatori qualitativi segnalano un rallentamento: a marzo gli ordini esteri del manifatturiero globale sono ai livelli più bassi in 15 mesi. Si è fermato, inoltre, l’apprezzamento della valuta cinese, volàno per l’export occidentale».

E questo pone di certo interrogativi sugli scenari in cui i nostri imprenditori, e in particolare le imprese della nostra provincia che sono per vocazione fortemente esportatrici, si confrontano. Come evidenzia, infatti, il Centro Studi Confindustria nella nota ‘Dazi USA: danni per tutti e rischi di guerra commerciale’: «Il vero pericolo è quello di cadere in una spirale di misure e contro-misure protezionistiche, cioè in una guerra commerciale. In quel caso, come insegna la storia, sarebbero a rischio gli stessi rapporti economici e politici tra le nazioni».

«Ovviamente speriamo che questo non succeda, e mentre annotiamo con soddisfazione che la crescita prosegue anche per i nostri imprenditori manifatturieri locali oltre che per quelli dei servizi alla produzione, dobbiamo comunque tenere alta l’attenzione sul fronte dell’export, per tutelare le nostre imprese contro i rischi del protezionismo».

Le previsioni

L’indice di previsione dell’occupazione è a +21 (era +14 lo scorso trimestre), quello della produzione è a +28 (era +18), gli ordini totali a +26 (erano +19), gli ordini export a +13 (erano +31). La redditività a +12 (era +9). La propensione ad investire è indicata dal 73% degli intervistati (era 79% tre mesi fa) e il grado di utilizzo degli impianti è al 78% della capacità (era 76%). Il ritardo negli incassi è dichiarato dal 33% degli imprenditori (era il 37%). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è segnalata dal 3% del campione (era il 4%). Ha lavoro per più di un mese il 84% degli intervistati (era il 77%).                                                                                                             

I settori produttivi

Metalmeccanico: l’indice dell’occupazione è a +11 (era +24), la produzione a +15 (era a +20), gli ordini totali a +15 (erano +24), e gli ordini export a +8 (erano +34). Chimica: l’occupazione a +14 (era +22), la produzione a +15 (era +33), gli ordini totali a +15 (era +33), e ordini export a +15 (era +32). Gomma-Plastica: l’occupazione a +22 (era +29), la produzione a +22 (era +29), ordini totali a +37 (erano +33), ordini export a –11 (era zero). Alimentare: l’occupazione a +20 (era zero), la produzione a +20 (era –11), ordini totali a +10 (erano a –11) e ordini export a +33 (erano +29).


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