Processo Eternit: la lotta riparte con le fiaccole
di Massimiliano Francia
Fiaccole per la vita, contro la speculazione e la menzogna. Per la vita che è un bene che nessuno uomo dovrebbe poter togliere a un altro uomo. Contro la speculazione di chi, come Eternit e i suoi massimi responsabili, hanno fatto mentendo sulle conseguenze che le loro azioni avevano, allo scopo di arricchirsi.
Fiaccole per ricordare che l’amianto è invisibile oggi come sempre, ma il pericolo non è ancora svanito. Perché la bonifica non è finita e l’insidia dei polverini resta purtroppo ancora grande e attuale.
Fiaccole per dire a tutto il mondo che si può provare a battere Golia. Perché il processo di primo grado ha stabilito con autorevolezza che quella di Eternit e dei suoi potentissimi responsabili, tra gli uomini più ricchi del mondo, è stata una condotta criminale.
Fiaccole per ribadire che l’insidia dell’avidità va combattuta fino in fondo. Che il processo non è finito e che la giustizia chiede ancora un sforzo di testimonianza, di presenza, di sostegno alla verità che in passato è stata sconfitta dal cinismo e dal potere.
Fiaccole per gridare che chi è stato ucciso non viene dimenticato, ma che il suo sacrificio accresce e allarga una lotta che diventa sempre più vasta e determinata. Perché la «strage mai vista» dell’Eternit drammaticamente prosegue e allargandosi dice - al di sopra di ogni interpretazione e furberia tecnico-giuridica, al di là di ogni sapienza prezzolata - che purtroppo è vero: l’amianto uccide...
Fiaccole per far sapere agli Schmidheiny e ai De Cartier di turno che ancora oggi vendono morte in Cina, India, Africa, Russia e tante altre parti del mondo che il conto prima o poi lo dovranno pagare. Perché quanto succede qui non potrà essere ignorato -in un futuro speriamo non lontano - nei tanti, troppi Paesi in cui si continua a fare affari con l’amianto.
Fiaccole per chiedere che quella polvere maledetta sparisca definitivamente dalla nostra vita, dalle nostre case, dalle nostre strade, dalle nostre città. Perché se l’amianto è un rischio che va rimosso ciò è ancora più vero in una realtà come quella casalese dove l’inquinamento è stato vasto, capillare, spietato e bisogna pretendere che le risorse per le bonifiche continuino a essere garantite.
Fiaccole per ottenere che tutti si impegnino con umiltà e altruismo per trovare terapie efficaci e sconfiggere il mostro del mal d’amianto. Perché gli studiosi e i ricercatori si impegnino a capire quali sono i meccanismi che consentono ad alcuni pazienti di avere giovamento da determinate cure - anche sperimentali - in modo da estenderne il più possibile i benefici.
Fiaccole affinché la ricerca sia sostenuta concretamente dalle istituzioni, con le risorse che servono per trovare le risposte necessarie. Affinché i terapeuti si adoperino per applicare al meglio le nuove conoscenze e le nuove cure.
L’appuntamento giovedì alle 17,45
Torna in strada dopodomani - giovedì il popolo dell’amianto, portando nel buio tante piccole luci di tenacia passione, speranza. Ritrovo alle 17.45 in piazza Castello a Casale. Partenza del corteo alle 18.
«Il 14 febbraio inizia il processo d’Appello Eternit: rafforziamo l’impegno di lotta e di partecipazione», dice il volantino diffuso da AFEVA e sindacati - invitando «tutta la cittadinanza, i giovani, le associazioni, i familiari a partecipare a questo appuntamento di solidarietà e impegno civile».