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Il grazie della città

L'esempio dei volontari di Trino nella lotta al Covid-19

La premiazione di chi ha prestato servizio all'hub vaccinale

La premiazione dei volontari trinesi sul palco della festa patronale

All’interno della festa patronale di San Bartolomeo, domenica sera, si è tenuta la consegna dei riconoscimenti ai volontari che hanno operato all’interno dell’hub vaccinale di piazza Comazzi, circa 200, che per cinque mesi, rinunciando a momenti della loro vita privata si sono dedicati alla comunità nella lotta contro il Covi-19, permettendo a Trino di essere tra i primi in Piemonte e non solo nella campagna vaccinale. 

L’impegno dei volontari, insieme al personale ASL-AL, ha permesso di somministrare 15 mila dosi a cittadini di Trino e di tutto il territorio di competenza, vaccinando 8.000 persone e raggiungendo in città l’82% della popolazione vaccinabile (Over 12 anni), mentre sono oltre 4.500 i soggetti che hanno concluso il ciclo vaccinale pari al 76% della popolazione vaccinabile (Over 12 anni). Sul palco, insieme al sindaco Daniele Pane e all’assessore “ai vaccini” Roberto Gualino erano presenti l’onorevole Paolo Tiramani e il dottor Roberto Stura, direttore del distretto ASL di Casale che ha portato i saluti e i ringraziamenti dell’ex commissario dell’ASL-AL, Valter Galante. «Nella battaglia contro il Covid, Trino è stata tra le più esemplari nel nostro territorio: questo grazie a donne e uomini di ogni età che, in modo volontario, hanno fatto vivere il centro vaccinale. La vostra comunità è stata prima per tassi di vaccinazione e riduzione della circolazione del virus. Sono risultati di cui potete e dovete andare fieri» il messaggio di Galante. 

«All’inizio, quando è arrivato il virus, siamo stati messi in ginocchio. Avevamo gli ospedali pieni e tanti si ammalavano, specie in certi luoghi, come nelle Rsa. Abbiamo perso molte persone. Da fine 2020 le cose sono cambiate, perché è arrivata l’arma a tutt’oggi migliore contro il virus: il vaccino. Allora, come nei film d’azione, è iniziata la vendetta contro il Covid. Abbiamo vaccinato ogni giorno possibile usando il massimo delle scorte disponibili e abbiamo cambiato i numeri della malattia: gli ospedali si sono svuotati e il virus ha dovuto ripiegare verso le persone non vaccinate e dai comportamenti sociali non opportuni. Questa seconda parte, quella della riscossa, l’abbiamo fatta insieme, azienda sanitaria e comunità locali». Il dottor Stura, nel ringraziare anche lui tutti i volontari e il personale medico, ha sottolineato come il loro esempio e impegno «siano stati fondamentali affinchè altre persone si vaccinassero».

«Nulla sarebbe però stato possibile senza i volontari» ha detto Pane. «Parlo naturalmente sia del personale sanitario, medico ed infermieristico, sia delle persone che hanno aiutato come personale amministrativo o anche solo a prendere la temperatura all’ingresso, a smistare le persone e dare loro informazioni. Tutti hanno dato senza riserve, hanno compreso la necessità di agire per la comunità, per la salute pubblica, per il ritorno alla normalità. Ma anche per i nostri bambini, per evitare altre chiusure delle scuole, per i più fragili, per le aziende e per non morire. Queste persone non hanno avuto niente in cambio, eppure sono più ricche di tante altre: hanno la loro anima». Il presidente della PAT, Mauro Bagna, ha ricordato tutti coloro che ogni giorno salivano in ambulanza a proprio rischio e pericolo, chi non ce l’ha fatta e chi, fortunatamente, è potuto tornare a casa dopo aver fatto i conti da vicino con il virus. Alle associazioni di volontariato, il Comune di Trino ha donato un assegno di 16 mila euro «per quanto fatto durante la pandemia e per il servizio che durante tutto l’anno svolgete al servizio della comunità» ha infine commentato il sindaco.


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Mauro Bonelli

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