L'applauso piu' lungo di Oyoyoy e' tutto per Bahrami - Il prossimo fine settimana con la Festa albanese
di a.a./l.a.
È finita con tutto il pubblico del Teatro Municipale di Casale in piedi a salutare con calore Ramin Bahrami, dopo un concerto in cui il pianista iraniano non è si è risparmiato: due ore di musica per illuminare Bach di una luce trascendente, quasi mistica.
La forza del personaggio del resto si era già evidenziata nell'incontro della mattina con il compositore Giulio Castagnoli, anche se l'incontro in Sinagoga ha accennato alla Cabala e alla numerologia, Bahrami non ha esaltato il lato "matematico" di Bach quanto la sua natura di dinamico creatore musicale. Ma il pubblico ha anche notato il candore di questo maestro 31enne, consacrato dal mondo come uno dei maggiori interpreti del compositore tedesco. Il concerto domenica sera al Municipale ha alternato momenti di virtuosismo trascendente come nel «Concerto Italiano» o nei «Quattro duetti» con toccanti esplorazioni di un Bach più intimo e famigliare, quello del Capriccio sulla lontananza. Tutto eseguito con una freschezza e una semplicità davvero eccezionali. Alla fine Bahrami ha avuto anche la forza di proporre un brano personalizzato per OyOyOy!: una sua trascrizione di un brano di violino della «Passione Secondo San Matteo», dove è possibile scorgere echi e armonie quasi chassidiche.
Il concerto di Bahrami è stato il momento più alto di un fine settimana che ha visto alternarsi al Festival personaggi di grande levatura, chiamati a pronunciarsi su complesse tematiche etiche e morali.
Già l'incontro di giovedì 15 maggio sul tema dell'immortalità e resurrezione ha avuto momenti molto toccanti, andando a confrontarsi in modo diretto con il destino finale dell'uomo. Accanto ai rabbini Giuseppe Laras e Aharon Locci, infatti. la dott.sa Degiovanni oncologa dell'ospedale Santo Spirito ha portato la sua testimonianza di medico ogni giorno a contatto con malati terminali.
Il prefetto Francesco Paolo Castaldo è stato l'ospite d'onore nell'incontro del 16 maggio ad Alessandria sui «Valori della Costituzione Italiana» in cui si sono confrontati importanti esponenti delle religioni monoteiste: un dibattito che ha insistito a lungo sui cambiamenti che stanno avvenendo nella società italiana sempre più multietnica e multireligiosa e del modo in cui anche la legislazione deve integrarsi e contribuire ad integrare questi nuovi italiani.
Ugo Volli e il filosofo Pier Cesare Bori sono stati protagonisti del dibattito altrettanto attuale su «Religione, etica e modernità» sabato sera a Valenza. A Casale domenica Teatro Municipale affollato per Haim Baharier e Vito Mancuso che poco prima del concerto di Baharami hanno dialogato sul tema dell'anima. Sono sfilati davanti agli ascoltatori, incantati dall'eloquenza degli ospiti, quasi 4000 anni di ipotesi su cosa sia l'anima e su come questa interagisca con il nostro corpo.
Solo apparentemente meno spirituale è stato l'incontro di «Giustogusto» che si è svolto sabato sera al Santuario di Crea e che ha radunato per discutere di cibo religione e etica un interessante pool multireligioso: composto da Elena Seishin Viviani (monaca Zen), il sacerdote don Francesco Mancinelli, Idris'Abd ar - Razzaq Bergia del Coreis, Claudia Milani esperta di filosofia ebraica, Umberto Fava di Langhe Monferrato e Roero, Massimo Tettamanti, chimico ambientale e Francesco Antonioli del Sole 24 ore. Due ore di discussioni, tra ricette e precetti che si rivelano spesso meno impositivi di quello che sembrano, ma soprattutto sono serviti a lanciare un seme importante: la proposta di fare del Monferrato la possibile capitale di un nuovo gusto appunto 'giusto' che possa accontentare non solo i precetti religiosi ma anche chi fa scelte etiche come il rispetto per gli animali o per le risorse alimentari per tutti gli abitanti del mondo. La conferenza ha avuto anche una gustosa appendice pratica con un pranzo al ristorante del santuario di Crea in cui sono stati presentati piatti tratti dal libro «Tutti a tavola, nessuno escluso» di Paola Costanzo appena uscito dalle Edizioni Sonda e offerto dagli organizzatori di OyOyOy! ai commensali. Stagionalità dei prodotti, valorizzazione degli ingredienti, preparazioni rispettose di ogni orientamento religioso e abbinamenti tra piatti di tradizione locale del passato con quelli di oggi hanno costituito un menù suddiviso in quattro portate per un totale di dieci specialità.
Buona l'affluenza alle mostre organizzate da OyOyOy!: almeno 3000 persone al Castello, con il sole di domenica pomeriggio, per le opere di Luciano Bobba dedicate ad Allen Ginsberg e 1000 sono stati i visitatori della Sinagoga dove è ospitata la mostra Le pecore di Menashe Kadishman.
500 persone hanno invece apprezzato la satira di Vignette dal mondo per i diritti umani, la mostra allestita a Palazzo Sannazzaro.
Ma questo fine settimana del Festival ha fatto anche registrare l'inaugurazione della mostra di Max Ramezzana Le scatole di Primo Levi ad Asti nei locali Israt che ha attirato numerosi visitatori.
LA BIBBIA E LA DONNA A MONCALVO
C'è un aspetto poco analizzato della Bibbia, dal quale possono nascere molti spunti di discussione. È il ruolo della figura femminile, un tema su cui il rabbino Luciano Caro ha relazionato domenica scorsa presso la Biblioteca di Moncalvo, nell'ambito di OyOyOy, permettendo ai presenti di scoprire il lato forte e decisionale delle mogli descritte nel testo sacro. "Le donne nella Bibbia" (questo il titolo della conferenza) sono al centro delle vicende descritte nel testo, dotate di un ruolo attivo capace di influire sugli eventi. "Sanno condizionare l'uomo - ha precisato il rabbino Caro - senza che questo se ne renda conto". Tra i presenti Piero Norzi e ilvicesindaco Aldo Fara che hanno voluto porgere i saluti di casa, l'incontro è avvenuto in presenza del consigliere UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) Claudia De Benedetti e ha lasciato spazio alla presentazione della mostra dal titolo "I libri del Popolo del Libro", presentata da Antonio Barbato, direttore della Biblioteca Montanari.
LE PROSSIME: GLI INCONTRI: EBREI SULLE ALPI E GLI ANIMALI DI DEBENEDETTI
La settimana di OyOyOy! Comincia mercoledì 21 maggio, alle 21 nelle sede CAI di Casale Monferrato (Via Rivetta 17), con un singolare excursus storico dal titolo Con gli ebrei attraverso le Alpi, considerazioni e documenti filmati a cura degli storici Mauro Bonelli e Andrea Villa. Dopo il 1943 furono molti gli ebrei che si unirono alle formazioni partigiane (tra questi anche Primo Levi), o che, conoscendo bene le montagne, riuscirono a mettersi in salvo se stessi e numerosi compagni. L'incontro viene realizzato in collaborazione con l'Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in Provincia di Alessandria (ISRAL), con l'Istituto storico per la resistenza di Torino (ISTORETO) e con la sezione del Club Alpino Italiano (CAI) di Casale Monferrato.
Sabato 24 maggio alle 16 il Castello Paleologo che ospita anche una parte significativa delle mostre di OyOyOy! sarà la cornice per la lezione magistrale di Paolo de Benedetti dal titolo Troveremo gli animali in paradiso? Un interrogativo inusuale, e in effetti gli animali sono al centro di una vera e propria sapida Teologia degli animali scritta da questo infaticabile interprete delle scritture. Ma interrogarsi sul loro destino significa aprire tutta una serie di interrogativi niente affatto scontati su che cos'è l'anima il paradiso e naturalmente su chi ne sia l'artefice. Interrogherà il maestro il giornalista Maurizio Scordino.
HANS KÜNG: LECTIO MAGISTRALIS SULL'ETICA GLOBALE
Il personaggio più atteso di questo ultimo week end del festival sarà Hans Küng che alle ore 18,00 nel Teatro Municipale di Casale Monferrato terrà una lectio magistralis sul tema Un'etica globale per un mondo unico. Sarà introdotto da Rosino Gibellini e commentato dal rav Giuseppe Laras. Un'occasione unica per conoscere uno dei più importanti teologi contemporanei: l'intera carriera di Küng è infatti pervasa dalla studio della religione e del suo interloquire con l'uomo. Presbitero e teologo svizzero, dopo gli studi liceali compiuti a Lucerna, viene ammesso al Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum di Roma e studia filosofia e teologia presso la pontificia Università Gregoriana. Viene ordinato sacerdote a Roma nel 1954. A soli 32 anni, nel 1960, viene nominato professore presso la Facoltà di Teologia cattolica all'Università di Tubinga, in Germania, dove fonderà anche l'Istituto per la ricerca ecumenica. Tra il 1962 e il 1965 partecipa al Concilio Vaticano II in qualità di esperto, nominato da papa Giovanni XXIII.
Nel 1970 pubblica il libro Infallibile? Una domanda è il primo teologo cattolico di spicco a mettere in dubbio la dottrina dell'infallibilità papale dallo scisma dei Vecchi Cattolici del 1871. Nel 1993 ha creato la fondazione Weltethos (Etica globale), impegnata a sviluppare e rinforzare la cooperazione tra le religioni mediante il riconoscimento dei valori comuni e a disegnare un codice di regole di comportamento universalmente accettabili. Küng ha preparato il Documento Towards a Global Ethic: An Initial Declaration (Verso un'Etica Globale: Una Dichiarazione Iniziale) che è stato sottoscritto nel 1993 a Chicago dal Council for a Parliament of the World's Religions (Consiglio per un Parlamento delle Religioni del Mondo).
LA PIU' GRANDE LIBRERIA EBRAICA D'ITALIA
Per l'ultimo fine settimana di Oyoyoy! (a partire dal pomeriggio di venerdì 23 maggio fino alla sera del 25 maggio) il chiostro di Santa Croce a Casale si trasforma nella più grande libreria ebraica di Italia dove trovare praticamente qualsiasi testo di ebraismo pubblicato recentemente in tutto migliaia di volumi. Vera novità del 2008 sarà però consistente presenza di opere in lingua originale e nelle principali lingue europee. In più, un'attenzione speciale e inedita verrà destinata agli editori ebrei specializzati, testimoni di un'esperienza assai interessante non solo per gli addetti ai lavori. Il mercatino da anche la possibilità anche di acquistare i ricercatissimi krumiri kasher, prodotti in occasione del Festival.
GIUSTOGUSTO ULTIMA TAPPA A CASALE
Dopo aver conquistato i palati a Moncalvo e a Serralunga di Crea, Casale Monferrato sarà l'ultima tappa di Giustogusto un viaggio enogastronomico in una cucina molto particolare che rispetta tutte le religioni e convinzioni etiche. La potremo assaggiare nel Dalle 12,30 nel cortile del Palazzo Municipale di Casale Monferrato. Qualche esempio del menù proposto: Riso Zimées alla giudia (distribuito gratuitamente), Pasticcio di azzime agli spinaci, Pita con falafel, hummus e tahina, Torta di miele e spezie.
CASALE MONFERRATO FESTEGGIA L'ALBANIA CON "FANFARA TIRANA"
Pochi sanno che l'Albania fu l'unico paese dove sotto l'occupazione nazifascista non venne deportato alcun ebreo. Non è soltanto questo il motivo per cui OyOyOy! ha scelto di celebrare l'Albania in questa edizione dei festival dedicandogli praticamente l'intera giornata di sabato 24 maggio: Casale ospitò la prima ondata di immigrazione albanese nel 1991, oggi a distanza di quasi 20 anni quegli uomini e donne che decisero di fermarsi nel Monferrato sono parte attiva e civile della popolazione in cui costituiscono l'etnia i origine straniera più consistente: pur conservando alcune tradizioni della terra d'origine, molti di loro, specie i ragazzi, sono di fatto ormai indistinguibili da chi è cittadino Monferrino da generazioni. Un esempio di integrazione riuscita? Può darsi, di certo il sondaggio di Mannheimer presentato proprio all'inizio del festival che indicava gli Albanesi poco o per nulla simpatici alla stragrande maggioranza degli Italiani (74%) vale poco per i Casalesi che hanno un vicino di casa un compagno di lavoro o di scuola proveniente da Tirana o Durazzo.
I festeggiamenti in onore dell'Albania cominceranno alle ore 17,30: nella scuola Piccolo Principe in via Facino Cane, quando verrà piantato l'albero dei giusti: un ulivo che diverrà il simbolo dell'Albania come "paese giusto" con rimando all'unico Giardino dei Giusti italiano di Milano. Saranno presenti la storica Roberta Barazza e il console di Albania Giovanni Firera. Modera l'incontro Silva na Mossano (La Stampa).
Alle ore 18,15 nella Sala Consiliare albanesi e Casalesi sono tutti invitati ad un Incontro istituzionale per tutti gli albanesi che vivono nel territorio monferrino, con il Presidente della Provincia di Alessandria, il Sindaco di Casale e il Console di Albania. Saranno presenti lo storico Giovanni Villari e gli opinionisti albanesi Mustafa Nano e Milko Baka, intervistati dal giornalista Rai Andrea Riscassi.
Seguirà, nel cortile del Palazzo Comunale, un buffet gratuito di degustazioni tipiche albanesi. Interverrà anche la televisione di stato albanese.
La festa si conclude alle ore 21,00 nel cortile di Santa Croce con un Concerto dei Fanfara Tirana, il più noto gruppo albanese di musica etnica. È una novità assoluta nella compagine delle fanfare balcaniche. A renderla diversa e nuova è il linguaggio musicale ben articolato basato essenzialmente su un percorso melodico molto trascinante sul quale gravitano gli altri strumenti. Il mezzo melodico è affidato al sax alto, clarinetto, tromba e sax tenore che si esprimono con i tipici chiaro-scuri di pura improvvisazione chiamati "kaba" e i "gazel". Diretta magistralmente da Usta Berati, anche arrangiatore dei brani, si muove con estrema leggerezza nel panorama balcanico e in quello internazionale. Con il loro repertorio travolgente, dove i temi tradizionali delle feste nuziali si sovrappongono ad atmosfere balcaniche e orientali, hanno già conquistato il pubblico di mezza Europa. Sfrenati sul palco conquistano e "...fanno ballare anche i morti..." come amano dire i loro appassionati a Tirana.
GLI SPETTACOLI DI DOMENICA 25 MAGGIO DANZE EBRAICHE E URLA BEPOP
Gli abbiamo già potuti ammirarli nel ghetto lo scorso autunno, dopo quel successo ritorna a Casale lo spettacolo di Danze ebraiche con i ballerini e le ballerine di Terra di Danza, di Reggio Emilia. Coordinati da Carla Padovani. Alle ore 16,30 in Piazza Mazzini porteranno il loro spettacolo ricco di allegri girotondi e rabbini pimpanti. Del resto la danza è una espressione artistica che si ritrova frequentemente nella Bibbia, e loro la interpretano in modo magistrale.
La compagnia nasce nel 1984 con lo spettacolo di danza contemporanea Il progetto infelice con la regia e coreografia di Antonio Tinti. Nel 1990 con la prima produzione di danza etnica Danse la mer, coreografia e regia di Antonio Tinti e Carla Padovani, la compagnia conta 36 danzatori.
Altro appuntamento musicale della giornata prima del gran finale sarà alle ore 17,30 al Castello Paleologo, quando in occasione della mostra l'urlo Bebop & Kadish di Allen Ginsberg. ci sarà un tributo live alla "Beat Generation" che durerà fino alle 20. Spesso gli autori come Kerouack, Ginsberg, Burroghs paragonavano la loro scrittura alla musica di Parker e Gillespie. Questa esperienza sarà un modo per calarsi in quella atmosfera incendiaria dell'America del primo dopoguerra.
Per recuperare le esibizioni "saltate" a causa del maltempo dello scorso fine settimana, tornerà infine Alex Jacobowitz, virtuoso della marimba, che intratterrà il pubblico con le sue coinvolgenti performance che già nel 2007 hanno conquistato grandi e piccoli
ULTIME. La Festa albanese inizia alle 17,30 di sabato non piu' alla scuola ma nel cortile del Municipio.
FOTO. Baharami al Municipale e in Sinagoga intervistato da Castagnoli; il dibattito di Valenza, parla il prof, Bori; la marimba di Jacobowitz nel chiostro del melograno della Sinagoga (f. Angelino e Occhiobirchio)