Il progetto TerrEmerse tra le colline del Monferrato

Le installazioni fossili create da Giorgio Sanlorenzo

L'installazione "Nautilus" a Odalengo Piccolo

di Alessandro Anselmo

Le nuove “big bench” made in Monferrato continuano ad attirare la curiosità per ora solo dei turisti “di casa”, ma non appena si potrà tornare a viaggiare saranno in molti a voler vedere da vicino “i fossili” di Giorgia Sanlorenzo. Sono infatti tra le installazioni più riuscite degli ultimi tempi e non solo grazie al tam tam dei social network stanno destando interesse e curiosità, ma crescono anche con grande velocità. Sul nuovo sito internet (www.terremersemonferrato.it), infatti, si può vedere la mappa delle installazioni già realizzate o previste. “Per ora sono 4 quelle visibili, mentre ve ne sono altre di prossima realizzazione, 11 per ora in tutto, ognuna diversa, e le prossime saranno posizionate con cadenza di 20-25 giorni. A breve sul portale sarà inoltre attiva la mappa per la localizzazione dei singoli siti e dove trovarli con facilità”, spiega Sanlorenzo.

Fresca di laurea all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Sanlorenzo, classe 1996, è di Casorzo e ha dato via al progetto TerrEmerse che mira alla formazione di un circuito di installazioni scultoree contestualizzate nel territorio paesaggistico, opere parlanti della storia e dei valori di quel luogo. A oggi le opere sono state collocate nelle colline di Penango, Grazzano Badoglio e Casorzo e da pochi giorni il “Nautilus” è sui terreni di Cascina Krylia di Odalengo Piccolo. Le sculture sono realizzate in ferro trasformato attraverso varie lavorazioni di falso arrugginimento e ossidazione e rappresentano i fossili del Monferrato. “Le nostre colline un tempo erano sommerse dal mare – conclude Sanlorenzo – vallate e vigneti celano un ricco patrimonio di conchiglie e molluschi. Voglio far rivivere quegli antichi abitanti marini nel loro luogo d’origine facendoli nuotare come vecchi spiriti nelle loro colline”.