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Decreto Liquidità
Alla Camera votata la proposta di sostegno al comparto orafo
L'ordine del giorno del deputato monferrino Lino Pettazzi

Un sostegno per la ripresa al settore orafo e gioielliero, fortemente segnato dalla crisi epidemiologica. È la richiesta contenuta in un ordine del giorno accolto, mercoledì mattina, nel Decreto Liquidità che vede come primo firmatario il deputato monferrino Lino Pettazzi (Lega), sindaco di Fubine.
«Il settore orafo - spiegano Pettazzi e gli altri firmatari - di fronte all’impatto del coronavirus, nel primo trimestre ha realizzato un fatturato che è risultato inferiore del 42,6% a quello del corrispondente periodo del 2019. Il 53% delle aziende orafe ha accusato un calo del fatturato compreso tra il -20% e il -50%, il 29% ha registrato una flessione superiore al -50% e la flessione media del fatturato è stata pari a -42,6% rispetto al medesimo periodo del 2019. Si calcola un decremento medio degli ordinativi pari al -43,2% sempre rispetto al medesimo periodo del 2019. Ancora, l’80% delle aziende orafe a campione prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali coinvolgendo nell’88% dei casi oltre l’80% dei lavoratori e la percentuale di dipendenti che potrebbe usufruire di ammortizzatori sociali è pari al 90,1% della forza lavoro totale».
Il preoccupante calo della domanda mondiale di preziosi in corso già da diversi anni, con l’inevitabile “guerra al ribasso”, che «ha portato molti operatori che in tempi relativamente recenti progettavano e producevano proprie linee di gioielleria a lavorare quasi esclusivamente in conto lavoro per grossi clienti», si va a sommare con le problematiche innescate dall’emergenza epidemiologica. Inoltre, i risultati del comparto orafo, secondo i deputati del Carroccio, «sono peggiori rispetto al campione totale preso in esame e, per questo, gli addetti ai lavori hanno indicato tra gli interventi prioritari da adottare l’offerta di risorse a fondo perduto in favore dell’intera filiera orafa-argentiera-gioielliera, per dare ossigeno anche al mercato domestico e per riorganizzare il polo produttivo della gioielleria di alto livello qualitativo affinché possa coniugare la manualità della lavorazione, l’originalità dell’ideazione e la tradizione artigiana con una strategia vincente in chiave 4.0».
Alla luce di queste considerazioni, Pettazzi chiede che il Governo si impegni a «individuare misure che supportino la ripresa del settore orafo-argentiero-gioielliero, fortemente danneggiato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, prevedendo delle risorse a fondo perduto ed eventuali incentivi di natura fiscale»