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  • 04 maggio 2020
  • Casale Monferrato

Sport sferistici

I protagonisti del tamburello a muro: «Ci sono tante difficoltà»

La nuova stagione non è ancora iniziata e le squadre s'interrogano tra dubbi e perplessità di natura sanitaria e finanziaria. «Non si può pensare al Monferrato senza tamburello...»

L’attività sportiva rimane sospesa e anche il mondo della sferistica si interroga in che modo potrà partire questa stagione e più passa il tempo almeno per il tamburello si affievoliscono le speranze. L’ultimo decreto vieta sino al 18 maggio gli allenamenti degli sport di squadra.
Ci saranno anche da considerare i rigidi protocolli dei controlli medici e di distanziamento negli spogliatoi ma le preoccupazioni al momento sono soprattutto di natura finanziaria. Sul fronte del tamburello a muro su questo giornale erano già state espresse le perplessità del tecnico del Montemagno Andrea Costanzo e le criticità del presidente del Moncalvo, Enrico Bacchiella. Sulla stessa lunghezza d’onda il patron di Casa Paletti, Renzo Artuffo, aveva segnalato in più occasioni le difficoltà che si frappongono ad una ripresa a pieno ritmo: la preparazione atletica oggi pressoché inesistente dei giocatori, misure di tutela e di sicurezza riguardanti la salute degli stessi giocatori, certificati medici di idoneità che presumibilmente saranno ben diversi da quelli rilasciati finora, riduzione crescente del sostegno degli sponsor ed accesso del pubblico assolutamente problematico e rischioso.
Su di una partenza improbabile interviene pure Vittorio Fracchia, dal 2011 leader del Grazzano guidato alla conquista di 7 scudetti, 5 Coppe Italia e 3 Supercoppe e pure quest’anno parte coi favori del pronostico. Esempio ineguagliato di preparazione e concentrazione per qualsiasi avversario cresciuto a pane e tamburello seguendo gli esempi del nonno Adriano e del papà Mauro.
«Il tessuto sociale dei nostri paesi è composto per la maggior parte da piccoli imprenditori. Figure che spesso sono allo stesso tempo consiglieri comunali, sponsor nelle varie attività, aiutano la Pro loco e a volte consiglieri alla casa di riposo. A malincuore ma ritengo sia giusto che il tamburello passi in secondo piano».
 
Scettico pure l’amico rivale Davide Tirone le cui aspettative di un grande torneo col Montechiaro erano alte dopo i sacrifici della preparazione invernale e la soddisfazione di aver allestito un organico fatto di amici del paese e di giovani motivati. «Sarà dura una stagione regolare per arrivare alla finale in 5 mesi. Si potrebbero sfruttare turni infrasettimanali ma bisogna anche richiedere permessi per le piazze. Peccato che i campi non siano tutti illuminati, altrimenti una soluzione poteva essere giocare domenica pomeriggio e mercoledì in notturna. C’è però il pubblico a cui non penso verrà subito consentito l’accesso e noi giochiamo per loro. E poi gli sponsor che con queste difficoltà sarà dura».
Niente di intentato per il debuttante più atteso Samuel Valle col Vignale. «Naturalmente prima la salute ma non si può non pensare alla mancanza del tamburello in queste terre». Un’ipotesi è quella di ideare una formula snella per assegnare almeno il Torneo del Monferrato.
 
 
- Nella foto Vittorio Fracchia, del Grazzano, in azione

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