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Richiesta per il rialzo

Fondi per l’argine: Aipo d’accordo con il Calca

Esigenza prioritaria per la sicurezza idraulica

L’AIPO accoglie le richieste sollecitate dal C.AL.CA. finalizzate a reperire i fondi necessari per fronteggiare l’intervento di rialzo degli argini nel tratto compreso tra Casale Monferrato e Morano sul Po. Un’esigenza ritenuta strategica e prioritaria per la sicurezza idraulica del territorio casalese. Lo afferma condividendo pienamente l’urgenza segnalata dal C.AL.CA. consapevole della storicità delle criticità idrauliche del tratto e dell’impatto diretto sulle frazioni e i quartieri già interessati dalla rotta del 2000.

L’AIPO ribadisce pertanto che l’opera (adeguamento in quota degli argini maestri del Po nel Comune di Morano per un importo richiesto di 10 milioni) è stata inserita tra quelle “strategiche e urgenti” da sottoporre a finanziamento nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2011-2017. Intervento - sottolinea AIPO - che rappresenta la seconda fase di un progetto più ampio avviato dalla stessa a seguito di studi idraulici condotti a partire dal 2018 che hanno evidenziato criticità di franco idraulico nel tratto in questione. 

L’AIPO sottolinea che un primo stralcio dell’intervento è già  finanziato e che a breve verrà avviata la fase esecutiva a monte della Traversa Lanza di circa 2,5 chilometri e che, per il secondo tratto, la parte in sostanza rimanente, oggetto della richiesta del C.AL.CA., è stato proposto per il completamento dell’opera, in continuità tecnica e funzionale tramite il finanziamento indicato. Scrive l’AIPO in chiusura: « In qualità di soggetto attuatore, si resta in attesa dell’assegnazione dei fondi richiesti, ribadendo la piena disponibilità ad avviare i lavori non appena le risorse saranno rese disponibili». 

L’AIPO cita anche che, a partire dal 2018, ha messo in campo ogni possibile risorsa esistente per realizzare gli interventi programmati quali l’arretramento arginale in località Cascina Consolata, manutenzioni d’alveo senza trascurare i necessari studi di approfondimento idraulico che, grazie anche alle evoluzioni modellistiche, sono andati ad approfondire ed integrare il quadro conoscitivo alla base della vigente pianificazione.

Con lo studio: AL-E-1770 - aggiunge l’AIPO - dal titolo ‘Modellazione idraulica propedeutica alla definizione di un nuovo assetto di progetto del tratto di Po casalese nell’ambito della progettazione preliminare dell’intervento denominato area di laminazione PO2’ iniziato nel 2021 e concluso nel 2022 si è dato conto, mediante modellazione bidimensionale  basata su nuovi rilievi, dei livelli di sicurezza idraulica e delle necessità d’intervento in tutto il tratto di Po che va dalla Dora Baltea a Sesia.  

Il C.AL.CA. prendeatto che le rimostranze e le osservazioni tecniche sulla necessità di considerare l’effettiva portata dell’alluvione 2000 e le portate del Po oggi previste dal PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvione), osservazioni inviate agli Enti preposti sin dai primi anni del post alluvione 2000 sono state prese in considerazione soprattutto per la inderogabile necessità di rialzare diversi tratti arginali.

«Restano però ancora aperte le problematiche riscontrate sulle differenti altezze arginali sul fiume Sesia (l’argine piemontese è più basso su un considerevole tratto rispetto a quello lomberdo)  e sulle quali si attendono solleciti aggiornamenti sia da parte di AIPO ma soprattutto dalla Autorità di Bacino (AdBPo). Sono passati 25 anni dall’alluvione 2000 ma appena 2 mesi dall’ultima evacuazione di Terranova,  ed è necessario terminare prima possibile le opere e gli adeguamenti utili per evitare nuovi rischi alluvionali  e penalizzazioni urbanistiche al nostro territorio».


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