Anche l’Università di Bologna - novità assoluta per Casale Monferrato - con esperti di chirurgia toracica ha preso parte al lungo intervento di espianto multiorgani durato otto ore eseguito al Santo Spirito su una colf moldava di 49 anni, Svetlana Mititelu, deceduta a causa di un’improvvisa ischemia cerebrale. Alla donna sono stati prelavati polmoni, reni, fegato e cornee con una complessa attività che ha visto all’opera l’équipe medica e infermieristica del nosocomio casalese con medici Nazario Pacilli, Franco Poncina, Anna Maria Pellerino, Sergio Muratore, responsabile della Rianimazione, e Michele Santoro. Per quello che concerne invece il fegato è intervenuta l’équipe torinese di Mauro Salizzoni. Il 9 novembre c’è stato un altro espianto di organi (cute, fegato, reni e cornee) prelevati da un uomo di 70 anni deceduto al Santo Spirito.
L’ospedale cittadino rappresenta una struttura sensibile alle donazioni di organi: in primo piano l’apposita associazione che porta avanti un’efficace campagna di promozione.
Due gesti di grande generosità e umanità quelli del pensionato e della donna moldava (e dei loro famigliari). Di grande nobiltà, soprattutto per la colf venuta dall’Est Europa, dopo tutte le traversie che ha vissuto dal suo arrivo nel nostro Paese.
servizi a pagina 6 de "Il Monferrato" di martedì 24 novembre