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A Vignale Monferrato

Piantumato l'albero alla memoria di Francesco Besso

L'iniziativa nelle celebrazioni del 140° di fondazione dell'Azione Cattolica di Casale

La piantumazione dell'albero nel cortile della scuola di Vignale

È stato piantumato nel cortile esterno della Scuola Secondaria di Primo Grado l’albero testimone donato dall’Associazione Diocesana di Azione Cattolica di Casale, nel suo 140° anniversario dalla fondazione, in memoria di Francesco Besso, Medaglia d’Oro al Valor Militare, trucidato dai nazifascisti a Rodi il 27 febbraio 1945, cui è intitolato l’edificio didattico.

Nato a Vignale nel 1921, Besso entrò a far parte, ancora molto giovane, della locale Associazione giovanile di Azione Cattolica, frequentando il gruppo degli Aspiranti Maggiori. Trasferitosi a Milano, vi frequentò prima la Scuola Commerciale Inferiore e quindi l’Accademia di Belle Arti di Brera. Appassionato di cinema e fotografia, scrisse anche alcune sceneggiature per film. Il 20 gennaio 1941 fu chiamato in servizio sotto le armi e arruolato nel Regio Esercito e assegnato al 27° Raggruppamento Artiglieria.

Il 15 giugno dello stesso anno partì per l’Albania: neanche un anno dopo, il 27 aprile 1942, venne destinato a Rodi e aggregato al Quartier Generale del Comando Superiore delle Forze Armate dell’Egeo. Raggiunto dalla notizia della firma dell’Armistizio fra l’Italia e gli Alleati, Besso tentò un’effimera resistenza assieme al suo reparto. Le preponderanti forze della guarnigione tedesca sull’isola, all’epoca sotto la sovranità italiana con l’arcipelago del Dodecaneso, stroncarono gli oppositori. Besso fu, dunque, rinchiuso in un vicino campo di internamento e sottoposto a dure prove di sopravvivenza.

Durante la sua prigionia, sfruttando la capacità di abile disegnatore che aveva perfezionato in Accademia e adoperato nella propria attività professionale, produsse una decina di quadretti satirici e caricaturali che dileggiavano le figure di Hitler e delle truppe nazifasciste. In breve tempo divenne la figura di riferimento tra i suoi commilitoni che condividevano la prigionia con lui, esortandoli a non collaborare con il nemico e a non farsi piegare da lusinghe e minacce. Dopo essere stato scoperto dai tedeschi, a seguito di delazioni da parte di un suo commilitone, Besso affrontò un processo con l’accusa di aver oltraggiato il Fuhrer e altri capi nazisti e condannato a morte come disfattista. La fucilazione avvenne il 27 febbraio 1945. La sua salma fu trasferita al cimitero cattolico della Missione Francescana di Rodi.

Alla commemorazione, cui hanno partecipato tutti gli alunni della Scuola Secondaria, sono intervenute tre nipoti di Francesco Besso, Francesca, Isabella ed Elisabetta, il Sindaco Tina Corona, il consigliere referente all’istruzione Gian Mario Cotti, Don Andrea Tancini e la Dirigente dell’Istituto Ozzano-Vignale Emanuela Cavalli.


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