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Monferrini famosi

Borgogni di Ozzano al restauro di Banksy

Dopo lo stacco del famoso murale da palazzo San Pantalon

Venezia. Il restauratore ozzanese Federico Borgogni con “The Migrant Child” di Banksy prima dello stacco

Un restauratore monferrino, Federico Borgogni, sta finendo su video e giornali di mezzo mondo collegato a Banksy (artista e writer considerato uno dei maggiori esponenti della street art, la cui identità rimane sconosciuta) e alla sua opera “The Migrant Child” situata a Venezia sulla facciata di palazzo San Pantalon, opera che  è stata rimossa dalla sua collocazione originale per essere restaurata.

Uno “stacco” perchè non si poteva realizzare un lavoro in loco senza prima rimuovere le parti ammalorate di muratura. L’intervento è stato finanziato da Banca Ifis, che possiede l’edificio su cui il murale era stato realizzato. Dopo il restauro, l’opera potrebbe essere riposizionata o esposta pubblicamente forse in una teca di vetro.

The Migrant, che rappresenta un bambino migrante con un giubbotto di salvataggio e un razzo di segnalazione, era apparsa sulla facciata di Palazzo San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019. Il murale è una delle due opere ufficialmente riconosciute da Banksy presenti in Italia, Finiva a filo d’acqua, acqua che fino ad oggi ne ha distrutto circa il 30 per cento, di qui la decisione di di rimuovere l’opera per il restauro affidato a Borgogni grazie al suo curriculum che lo aveva già visto ad esempio -ne avevano scritto- occupato in Gran Bretagna a Bristol nel 2011 e nel 2020 nel recupero di altri due lavori di Banksy.

Da aggiungere che nel sito di Borgogni si fa preciso riferimento alla street art e come Borgogni abbia sviluppato metodi specifici per trattare spray, smalti industriali, stencil e materiali sintetici. L’opera, staccata tra l’altro nottetempo per non influire troppo sul traffico della laguna, è ora in un luogo sicuro (leggiamo su un quotidiano nazionale che è un laboratorio di restauro alle porte di Mestre), dopo il periodo di “asciugatura” interverrà Borgogni.

Borgogni ha il suo laboratorio al centro di Ozzano (lo visitammo con i volontari diocesani dell’arte), i suoi primi lavori li aveva eseguiti per ll Museo del Cinema alla Mole di Torino e  la Gam, sempre di Torino, ma ci piace ricordare alcuni impegni per la Diocesi monferrina: il recupero dell’altare ligneo della  cappella del Rosario di San Domenico di Casale, la decorazione di  San Biagio di Conzano e il crocifisso di Solonghello.


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Maura Foltran

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