Panico o creatività di fronte alla crisi? Se ne è discusso al convegno provinciale di Federmanager
di Pier Luigi Rollino
Panico, metamorfosi, creatività e competenze per arrestare la crisi: se ne è discusso al convegno promosso da Federmanager. Il presidente Sergio Favero ha tracciato un profilo in chiaroscuro dell’evoluzione della realtà socio-economica del nostro territorio e delle conseguenze sul mondo del lavoro: «Oggi convivono molteplici sistemi di produzione, modelli innovativi e tradizionali, modalità differenziate di considerare le risorse umane per aumentare i margini di ricavo e diminuire i costi. Creatività e innovazione diventano aspetti fondamentali che le imprese perseguono per differenziarsi e difendersi da economie dove il costo del lavoro è più basso». Susanna Cichero, presidente dei giovani industriali di Alessandria, ha spronato i manager in sala: «Reagire al buio e all’incertezza, non piangersi addosso, la selezione premierà i forti, la ripresa, sia pure lenta, c’è». Paolo Filippi, presidente della Provincia, ha detto che la crisi, pur avendo intaccato il territorio con l’aumento della disoccupazione e il calo dei consumi, non è riuscita a scalfire la competitività: «Abbiamo investito molto nella viabilità, importante per far decollare l’economia».
Il presidente di Federmanager nazionale Giorgio Ambrogioni, si è detto pessimista sulla ripresa: «C’è un progetto strategico? Non direi. Bisogna recuperare i valori etici, sociali con un’equa distribuzione della ricchezza e la valorizzazione dei giovani e delle donne. Mancano il dialogo e le regole globali della politica. C’è troppo ottimismo sulla ripresa, la nottata - ha aggiunto parafrasando De Filippo - non è ancora passata».
Vincenzo Caramelli, ordinario di Scienza delle Finanze presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, ha introdotto gli interventi di tre importanti imprenditori: Piergiacomo Guala, Cavaliere del Lavoro e Presidente Guala Dispensing S.p.A. «E’ inutile cercare le colpe della crisi, mancano regole»); Mariella Maione, amministratore delegato di Cioccolato Peyrano S.p.A. («La paura, va spezzata»); Claudio Vezzosi, amministratore delegato Itinera S.p.A («La pubblica amministrazione e la burocrazia penalizzano lo sviluppo».