L'ultimo saluto al Barone Nils Liedholm - Tutte le immagini nella galleria fotografica
di Alberto Marello
Ai funerali erano in tanti, tantissimi. Famosi e non per rendere omaggio a Nils Liedholm. La piccola chiesa che sovrasta il paese è stata letteralmente invasa da giornalisti, fotografi, televisioni, vip e tifosi con addosso le maglie di alcune società delle quali lo svedese era stato protagonista. E le esequie sono diventati un'occasione per vedere sfilare tanti protagonisti del calcio di oggi e di ieri, amatissimi dal pubblico.
«È scomparsa una grande persona - ha detto visibilmente commosso l'ex commissario tecnico della Nazionale Cesare Maldini- era un giocatore di altri tempi, nel calcio attuale non esiste una figura simile che raccolga in sé autocontrollo e umorismo. Nils ha fatto esordire mio figlio Paolo e il loro rapporto è andato oltre il calcio. Liedholm è stato un maestro di football ma soprattutto un maestro di vita». Proprio il figlio di Cesare, il capitano del Milan Paolo Maldini si è detto rattristato per la scomparsa del Barone: «Mi ha fatto entrare nel mondo dei grandi professionisti all'età di sedici anni, dandomi la tranquillità di cui avevo bisogno. Essere presente al suo funerale è davvero importante per me.»
Anche l'opinionista sportivo Maurizio Mosca ha ricordato che personaggio positivo fosse Liedholm per i giovani, dopodiché ha aggiunto qualche battuta sul vino prodotto sulle colline di Cuccaro a Villa Boemia: «Io sono astemio, ma ho assaporato il profumo del suo vino e so per certo che è un buon vino. Ricordo quando andai con lui in Svezia per promuovere proprio la sua attività. Nils ha messo tanta passione nel calcio quanta nell'uva».
«Nils era un maestro - ha commentato l'allenatore della Juventus Claudio Ranieri, accompagnato dal dirigente Gianluca Pessotto - per tutti, anche per coloro che non lo hanno conosciuto. Mi sembrava doveroso venire a trovarlo per l'ultima volta. Era unico, era davvero un piacere starlo ad ascoltare». E c'erano anche tantissimi altri, dal commissario tecnico della Nazionale Roberto Donadoni a Carlo Ancelotti, al da Roberto Bettega, che fu suo giocatore al Varese, ai campioni del mondo del 1982 come Giancarlo Antognoni e Bruno Conti, uno dei protagonisti della sua Roma, come Roberto Pruzzo e Franco Tancredi.
Nutritissima la «colonia» milanista, con Gianni Rivera, Franco Baresi, Mauro Tassotti, i dirigenti Ariedo Braida e Giulio Ramaccioni, Franco Baresi, Fulvio Collovati, Demetrio Albertini. Fra gli altri anche Fulvio Collovati, Angelo Peruzzi, Nevio Scala, Alessandro Altobelli, Gianpaolo Ormezzano e l'ex presidente UEFA Lennart Johansson. Fuori dalla chiesa moltissimi fiori e corone tra cui quelle della Confederazione Sportiva Svedese, quella dell'USSI, del Milan Calcio, dell'UEFA, quella di Torben e Boban, quella di Antonello Venditti e quella della famiglia Sensi. In chiesa invece erano esposti i gonfaloni di Roma, Milan, Hellas Verona.
Ma il ricordo più intenso è stato quello del nipote più giovane, Andrea Liedholm, che visibilmente commosso ha raccontato: «Era una grandissima persona, non solo per quanto riguarda il calcio, era un nonno eccezionale. Molto gentile, buono. Si occupava molto di me e mio fratello e quando ancora poteva giocava a calcio con noi in giardino».
Durante l'omelia il vescovo Germano Zaccheo, che ha celebrato la messa accompagnato dal parroco don Germano Rota e da don Piero Martini, ha ricordato quale figura positiva fosse l'ex calciatore per la comunità: «Come eredità Nils ci lascia i suoi figli, i suoi nipoti e il ricordo di una persona splendida. Ora ha raggiunto la sua amatissima sposa». Al termine della funzione la bara è stata portata fuori dalla chiesa e le tantissime persone che attendevano sul sagrato hanno salutato per l'ultima volta l'allenatore vignaiolo con un applauso.
Dopodiché il corpo di Nils Liedholm è stato trasferito a Torino presso il cimitero monumentale dove è stato tumulato accanto alla moglie Maria Lucia Gabotto di San Giovanni. (Sopra: Lennart Johansson ex presidente UEFA. Sotto: il commissario tecnico della nazionale Roberto Donadoni)
Altre immagini nella "photogallery" (f. Furlan e Marello)