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Verso le amministrative
Sindaci, è tempo di candidature fra certezze, voci e indiscrezioni
Riconferme per Bellistri e Berto, fuori gioco Coppo e Saletta
È tempo di elezioni. Cosa succederà, a maggio, negli scacchieri amministrativi dei Comuni collinari dell’area casalese? Per il momento - per quanto riguarda la girandola delle candidature - non ci sono certezze. E i sindaci, si ripresenteranno? Alcuni di loro hanno confermato la riproposizione, altri stanno intrecciando contatti, altri ancora hanno esaurito il loro bonus e non possono più ripresentarsi.
Le candidature certe: Bellistri (Terruggia) e Berto (Serralunga di Crea)
Giovanni Bellistri - sindaco di Terruggia - e Giancarlo Berto - primo cittadino di Serralunga di Crea - hanno sciolto le riserve annunciando le proprie ricandidature. Bellistri, è al terzo mandato: cinque anni fa si era imposto sulla compagine guidata da Pierangelo Corino con il 54,34 contro il 45,65%. Adesso, a Terruggia, si parla di due o tre liste. Dice il sindaco uscente che si ripropone: «La lista è pronta, composta da conferme e qualche nuovo ingresso». Berto lo ha annunciato pubblicamente alla cerimonia di assegnazione dei ‘Premi San Sebastiano’. Nella tornata elettorale del 2014, con il 79,83%, Berto ebbe la meglio sull’ex sindaco Giuseppe Godino, che fece registrare il 20,16%.
Quasi certi Fabbri (Ozzano), Berra (Pontestura), Lavagno (Cereseto)
Sono al lavoro per creare le giuste squadre e valutare tutti i pro e i contro Davide Fabbri (Ozzano Monferrato) e Franco Berra (Pontestura) ed Enzo Lavagno (Cereseto). Manca, per tutti, l’ufficialità ma ci sono tante chances a favore delle proprie candidature. Commenta Fabbri: «Ho iniziato a contattare le persone, se ci sono le condizioni ottimali per continuare, lo farò». Fabbri è alle prese con alcuni progetti importanti da realizzare nel 2019: tra questi, su tutti, la creazione della ‘Casa della Salute’ nell’ex cementeria Rossi, al Lavello. Nel 2014, Fabbri (69,99%) aveva avuto la meglio su Flavia Colombano che si fermò nel 2014 al 36%.
Berra è possibilista sulla sua ricandidatura: «Sto valutando, voglio creare una compagine giusta e compatta che sappia portare avanti le tante attività e gli impegni che richiede l’amministrazione di un Comune». Cinque anni fa, Berra s’impose alla grande, con un risultato ‘bulgaro’: 70,12% nei confronti di Marco Figazzolo che si fermò al 29,88%. Lavagno vinse la scorsa competizione riportando il 56,91% rispetto a John Joseph Piano, fermatosi al 43,08%.
Non possono ricandidarsi Coppo (Treville) e Saletta (Sala)
Non possono più presentarsi in quanto hanno esaurito il numero di mandati consecutivi a loro disposizione Piero Coppo (Treville), Claudio Saletta (Sala Monferrato). Dice Coppo: «Ho guidato l’Amministrazione per quindici anni consecutivi, tre lustri, dal 2004, e penso di aver dato tutto per questo paese che mi ha dato i natali. Abbiamo operato per il bene di Treville, facendo entrare in Amministrazione anche persone esterne, anche milanesi. Adesso è giunta l’ora di voltare pagina anche se continuo a restare nell’Amministrazione». Coppo vinse la competizione elettorale del 2014 nei riguardi di Luciamo Moggi. Saletta resterà in Amministrazione ma non può più ricandidarsi come primo cittadino: «Sono in corso contatti, vedremo, tra alcune settimane ne sapremo di più». Vinse, Saletta, nel 2014, con l’86,83% contro la lista esterna di Vincenzo Moggi.
San Giorgio: ci saranno ancora tre liste come nel 2014?
C’è poi San Giorgio Monferrato, paese che, nel 2014, ha visto l’affermazione di Pietro Dallera (36,14%) che aveva sconfitto gli avversari Teresa Zaccone (34,79%)e Leonardo Bilello (29,05%). Il toto-sindaco, nel paese all’ombra della possente mole del castello che appartenne ai Gozzani, è in pieno svolgimento. Paese in fermento in vista della tornata di maggio: «Sto alla finestra, non ho ancora sciolto del tutto le riserve - dice Dallera - anche se devo dire che la gente mi invita a ricandidarmi».
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