Casale passerà dal freddo al caldo con la rivoluzione delle pompe?
di f.g.
Vorranno o riusciranno le industrie del freddo casalesi ad avviare la produzione di pompe di calore per edifici? L’eventualità di uno slancio dell’impresa monferrina verso un nuovo mercato sarà discussa dai massimi esperti a livello europeo di green new deal, giovedì 9 giugno nel convegno “Pompe di calore: tecnologia del freddo il futuro di Casale?”, promosso dal Centro Studi Galileo e patrocinato dal Comune di Casale.
Giovedì 9, dalle 9 alle 11 nella sala Consiliare del Comune, si terrà il forum rivolto ad amministrazioni, cittadini e, soprattutto, aziende del freddo per analizzare le nuove opportunità per il settore. Ad aprire l’incontro, dopo i saluti delle autorità, sarà Marco Buoni, del Centro Studi Galileo, che discorrerà sul futuro del mercato del freddo e delle pompe di calore. Seguiranno gli interventi del professor Alberto Cavallini, uno dei maggiori esperti italiani in pompe di calore, Didier Coulomb dell’Istituto Internazionale del freddo, Andy Pearson, dell’Institute of Refrigeretion Uk, Luca Rollino insegnante del Politecnico di Torino, Susan Roat dell’Heriot-Watt University Edinburgh, Tariq Muneer, Napier University Edinburgh. Gli esperti interverranno anche nel 14° Convegno europeo sulle nuovissime tecnologie del freddo, il 10 e 11 a Milano.
Quello delle pompe di calore è un mercato in crescita, ha sostenuto Marco Buoni nella conferenza stampa di presentazione mercoledì al Centro Studi Galileo, spinto dalle direttive dell’Unione Europea. «L’Europa ha stabilito che entro il 2020 il fabbisogno energetico dell’Italia dovrà essere coperto per il 17% da energie rinnovabili, di cui il 4,16% da pompe di calore. Ma anche nel resto d’Europa è previsto l’aumento dell’utilizzo di pompe di calore» ha spiegato Buoni. Ma perché proprio l’industria del freddo casalese è adatta alla produzione delle pompe di calore? «La pompa di calore - hanno affermato Enrico e Marco Buoni - è molto simile a un frigorifero. Le nostre aziende hanno già il know how, sono qualificate per la produzione. Quindi perché non farlo?».
L’importanza del convegno è stata sottolineata dall’assessore Nicola Sirchia: «Il forum si pone come naturale proseguimento del percorso dell’Agenzia di Sviluppo. Più volte, durante i tavoli di lavoro, sono emerse le tematiche della green economy, con varie proposte di impiegare la tecnologia del freddo per le pompe di calore. Ora speriamo che le imprese colgano questo assist».Dalla nascita del nuovo settore trarrebbero giovamento le aziende del freddo, l’indotto, l’economia cittadina ma anche i casalesi, ha osservato l’assessore Vito De Luca: «Installando una pompa di calore in un appartamento medio piccolo si risparmiano circa 570 euro all’anno. La pompa costa un po’ di più di una caldaia ma l’investimento ritorna in risparmio sulla bolletta in breve tempo. Inoltre gli incentivi per l’installazione sono del 55%».