Siltal: chiesto l'intervento dei Carabinieri per rintracciare il pacco dei moduli della cassa integrazione. Domani dalle 7 la consegna ma alle 11 le banche chiudono
di Massimiliano Francia
Lavoratori Siltal imbufaliti mercoledì pomeriggio per i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione.
Tutto è nato dal fatto che lo studio Salciarini di Perugia che si occupa delle pratiche con un proprio impiegato che mensilmente si reca a Ticineto per sbrigare liquidare le questioni burocratiche, questo mese per qualche problema, ha invece inviato il pacco dei moduli SR41 della cassa integrazione.
«Cgil, Cisl e Uil avevano ottenuto l’anticipazione di 700 euro della cassa integrazione in deroga. La provincia si fa carico della spesa contabile e la Cassa di Risparmio di Alessandria anticipa 700 euro al mese. Un provvedimento che vale per tutta la provincia», spiega Tonio Anselmo, sindacalista Fim-Cisl.
Tutti i mesi ha funzionato regolarmente ma il pacco spedito via corriere - causa neve è stato detto - non è arrivato in tempo suscitando il comprensibile disappunto dei lavoratori, da anni costretti a vivere in una situazione di precarietà che pare non trovare mai soluzione.
Il corriere avrebbe dovuto arrivare a Ticineto nella mattinata di mercoledì ma nessuno l’ha visto, perché il pacco si è fermato ad Alessandria.
«Mi sono offerto di andarlo a ritirare ma non è stato possibile - ci ha detto Anselmo verso le 16 di mercoledì - e mi avevano assicurato che dopo pranzo sarebbe arrivato».
Una situazione che ha creato disagio soprattutto ai lavoratori provenienti da Abbiategrasso che hanno dovuto tornare il giorno successivo, ma che è stata avvertita da tutti quanti come una mancanza di attenzione e rispetto per tante famiglie già in difficoltà
«Tantopiù che è Natale..».
E forse è proprio il Natale, con l’incremento di pacchi e consegne, più che la neve, che ormai è bell’e sciolta ad avere creato difficoltà.
Una difficoltà che si poteva prevedere?
Ad accrescere la stizza il fatto che nella sede Siltal di Ticineto non vi sia neppure più un recapito telefonico cui fare riferimento e quindi anche le comunicazioni sono difficili e devono avvalersi del tam-tam degli sms.
Oggi la situazione non era migliorata e i lavoratori che sono tornati ad attendere davanti alla sede di Ticineto era doppiamente arrabbiati.
Una situazione di tensione che hanno indotto i sindacati, dopo decine di telefonate allo studio commercialisti di Perugia, a rivolgersi ai Carabineri per rintracciare il pacco che misteriosamente il corriere non aveva ancora consegnato.
«Abbiamo scoperto grazie all’intervento dell’Arma - spiega Tonio Anselmo - che questa mattina era a Spinetta Marengo, ma inspiegabilmente è poi finito a Cuneo e TNT non lo consegnerà prima delle 16 di oggi».
Vista la situazione di comprensibile tensione e il disagio che tutto ciò comporta ai lavoratori, a quelli della Lombardia in particolare, l’azienda ha dato disponibilità a sbrigare almeno le pratiche dei lavoratori di Abbiategrasso, poi domani mattina a partire dalle 7 lo stesso Anselmo e Mirko Oliaro (Fiom-Cgil) saranno nella sede della camera del lavoro di piazza Castello, a Casale, per completare il lavoro.
Il problema è che il tempo è poco perché i lavoratori interessati sono circa 300 e le banche domani, 24 dicembre, vigilia di Natale, chiuderanno alle 11.
E la domanda che sorge inevitabile è: che tipo di spedizione è stata fatta? E perché non si sono fatte verifiche preventive per valutare tempi e modalità? E infine: ci si è preoccupati realmente della situazione di difficoltà in cui già si trovano i lavoratori? Tutte questioni che non potranno che essere posto a chi ha gestito la vicenda.
Situazione di stallo
Intanto l’ipotesi di rilancio della ditta di Ticineto langue «È una situazione di stallo», conferma Anselmo. «L’atteso incontro ministeriale non è ancora stato convocato e un consulente che segue l’operazione della cordata ci ha detto che ci sono stati intoppi e che se ne riparla intorno alla metà di gennaio...».
Ma chi ci crede più?