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A Casale Monferrato

Canale Lanza: il sindaco ordina la rimozione fanghi contenenti amianto

I fanghi contenenti amianto depositati sulle rive del canale Lanza saranno eliminati. Il sindaco Titti Palazzetti, con ordinanza, ha intimato alla Coutenza Canali Lanza, Mellana e Roggia Fuga in veste di gestore del corso d’acqua e alla Regione in qualità di proprietaria del bene demaniale di individuare entro 15 giorni la ditta specializzata e consegnare all’ASL SPreSAL il piano di lavoro nonchè di provvedere, nei tre mesi dalla notifica del provvedimento, alla rimozione e smaltimento dei cumuli di fango derivanti dalle attività di dragaggio depositate sulle alzaie presso idoneo impianto. «Non sono pericolosi - dice il sindaco - vanno rimossi anche se materiale contenente amianto è al livello minimo. Bisognerà smaltirli, essendo rifiuti di natura speciale, in una discarica apposita».

Non sono certo passati inosservati quei grossi cumuli terrosi accatastati, da diversi mesi, sulle sponde del Canale Lanza, oggetto di bonifica per un costo di oltre 6 milioni di euro.

Nel settembre scorso vennero coperte le sagome di terra con dei teloni verdi. Molti i residenti in zona a porsi domande del tipo ma cosa si nasconde sotto? Nel 2012, in occasione dei lavori per la realizzazione del parco Eternot, venne rilevata, e confermata dall’ARPA negli anni successivi, la presenza di amianto sui sedimenti del fondo del canale e delle sponde nell’area in adiacenza dell’ex stabilimento Eternit. Nel marzo dello scorso anno, il Servizio SpreSAL dell’ASL aveva effettuato un sopralluogo presso il tratto urbano del Canale Lanza interessato da lavori di bonifica a seguito del quale è stata confermata la presenza di materiali contenenti amianto sul limo del fondale e delle sponde. L’ARPA, nei rilievi eseguiti su quel materiale fangoso alloggiato sulle alzaie del canale, ha individuato in quei rifiuti un codice C.E.R. (codici che vengono assegnati a ogni tipo di “Rifiuto Contenente Amianto” per decretarne il livello di pericolosità e stabilirne la destinazione) non presente tra quelli autorizzati per l’impianto di discarica amianto comunale. I

Perché c’è voluto tanto tempo per coprire? Perché solo con teloni in plastica? Perché quel materiale contenente amianto era ancora lì? Il Comune tenne che non si trattava di nessuna emergenza: «Se i cumuli non vengono smossi - venne detto lo scorso autunno - non accade nulla».


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Veronica Spinoglio

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