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  • 31 luglio 2022
  • Casale Monferrato

Anno scolastico

“Settimana corta”? Sindaco, Sobrero e Leardi possibilisti

Il dibattito sull’orario delle lezioni dopo una comunicazione della Provincia

Settimana corta per gli studenti delle scuole superiori a partire dal prossimo anno scolastico? A poco più di un mese dall’inizio delle lezioni (7 settembre) e con netta intempestività, lo scorso 22 luglio, la Provincia di Alessandria ha comunicato ai dirigenti scolastici dell’Istituto Balbo-Lanza Riccardo Calvo, dell’Istituto Sobrero Riccardo Rota e dell’Istituto Leardi Nicoletta Berrone, nonché al sindaco di Casale Federico Riboldi e all’assessore all’Istruzione Gigliola Fracchia, «la necessità contingente e improrogabile» di trovare opportune soluzioni per il contenimento dei costi di riscaldamento e dell’energia elettrica dei propri edifici, ivi compresi quelli scolastici, alla luce dei consistenti rincari e della situazione aggravata dall’incertezza legata agli scenari geopolitici internazionali, ergo, l’eventuale (più che un condizionale è parso un imperativo) introduzione della settimana corta. 

A tal proposito, è stato richiesto ai dirigenti scolastici di attivare le procedure necessarie per definire l’orario delle lezioni distribuito dal lunedì al venerdì, anche alla luce del fatto che, essendo il bilancio provinciale sottoposto ad un Piano di Riequilibrio Finanziario, risulterebbe impossibilitato ad assicurare la disponibilità di risorse per fronteggiare gli aumenti previsti.

Una notizia intempestiva

La notizia, giunta con gran parte dell’organico scolastico in ferie e/o prossimo alla pausa estiva, aveva destato sconcerto per il carattere perentorio e d’urgenza assunto dalla comunicazione stessa, priva di effettivi margini di discussione e, ancor più, dei tempi necessari per la dovuta programmazione. In fondo, dei rincari di luce e gas nonché degli scenari geopolitici se ne aveva contezza almeno da 4 mesi.

Alla comunicazione, aveva poi fatto seguito la convocazione d’incontro, tenutosi ieri mattina, tra i funzionari provinciali, il sindaco Riboldi, gli assessori Fracchia e Daniela Sapio (trasporti) e i dirigenti scolastici. Un lungo scambio di posizioni e vedute durato due ore, durante il quale sono state esposte perplessità e difficoltà di carattere generale, oltre che in termini di concertazione con i trasporti pubblici, sempre alla luce del ristretto tempo a disposizione.

La posizione della Provincia

Ferma la posizione della Provincia rispetto ad un’impostazione già presente negli altri istituti superiori della provincia; flessibile quella del sindaco Riboldi, il quale ha precisato che tutto dipenderà dalla garanzia di servizio da parte dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese. Della stessa posizione di Riboldi, anche il dirigente scolastico Rota, il quale, però, ha richiesto che la garanzia venga messa per iscritto, mentre il dirigente scolastico Berrone ha anche ricordato che la decisione dovrà passare dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto e, solo dopo averne valutata l’effettiva capacità di attuazione, in così poco tempo, potrà dirsi possibile.

L’unica voce contraria

Contraria, infine, la posizione del dirigente scolastico Calvo il quale è tornato a porre all’attenzione una lunga serie di questioni, in parte, già da tempo sollevate, supportate da un puntuale elenco di motivazioni concrete quali, tra le altre: l’impossibilità di attivare, in periodo feriale, un nuovo modello organizzativo, anche in considerazione del fatto che l’Istituto si sviluppa su due sedi e tre edifici con un intreccio molto complesso di corsi e di attività curricolari ed extracurricolari; inoltre, di difficilissima gestibilità e con problematiche che devono essere confrontate con le organizzazioni sindacali e con i rappresentanti del Consiglio di Istituto, ora in vacanza; poi, la perplessità circa la messa a disposizione (entro il 7 settembre) di una strutturazione di trasporti integrati tra gomma e rotaia da parte delle autorità competenti. Insomma, «il contenimento della spesa e del consumo energetico non si ottiene con un provvedimento d’urgenza a fine luglio per l’anno scolastico che sta per iniziare, ma si matura con una programmazione attenta dei consumi aggiornando le centrali termiche, installando pannelli solari sui tetti, evitando la dispersione dagli infissi…».

E gli studenti?

Ignorando il punto di vista didattico e, ultimo ma non ultimo, il pensiero degli studenti (pro o contrari che siano), ora la “palla” passa all’Agenzia per la Mobilità che, di fatto, a questo punto delle cose, parrebbe rappresentare l’unico ago della bilancia.


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