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  • 12 maggio 2020
  • Casale Monferrato

Il “Torneo Umberto Caligaris” è stato rinviato al prossimo anno

Ottant’anni fa - nel 1940 - moriva a Torino il celebre difensore monferrino che indossò le maglie di Casale, Juventus, Brescia e della Nazionale

Nel 2020 era in programma l’edizione numero 44 del Torneo Internazionale giovanile di calcio intitolato a Umberto Caligaris, ma purtroppo non sarà così. Il comitato organizzatore, alla luce dei recenti sviluppi della pandemia e delle norme adottate per contenerla, ha deciso infatti di rinviare al 2021 la rassegna che quest’anno avrebbe celebrato ulteriormente la figura del grande difensore morto nel 1940. A ottant’anni dalla scomparsa del giocatore di Juventus, Brescia e Nazionale, cresciuto nel Casale FBC sua prima squadra, le celebrazioni avrebbero dovuto ricordare, con uno spirito di memoria ed entusiasmo, la grande figura del “Caliga”.

«Abbiamo deciso di rinviare tutto al 2021 per evitare problematiche di ogni genere, per rispetto delle squadre e dei giovani che sarebbero dovuto scendere in campo. Il “nuovo” Torneo Caligaris che avete visto lo scorso anno deve rimanere una festa sugli spalti e per le vie della città, con un obiettivo ben preciso, la beneficenza nei confronti di Vitas, con cui abbiamo stretto un intenso rapporto di charity partnership. Inoltre ci sembra doveroso commentare che le priorità di questa pandemia sono ben altre: i nostri partner che rendono possibile la rassegna, dovranno infatti affrontare importanti problematiche per il rispetto delle normative vigenti. Ripartiremo con più slancio ed entusiasmo l’anno prossimo, scoprendo chi succederà nell’albo d’oro alla Cremonese, vincitrice nel 2019. Saremo inoltre contenti di dedicare la prossima edizione a Gianna Sassone, instancabile volontaria e majorette, che ha creduto nell’intero progetto». Dice così Fabrizio Mandracchia, presidente dell’Asd Umberto Caligaris e del comitato promotore del torneo.

Sempre vicini alla rassegna gli eredi di Caligaris, Umberto e William Trabaldo, padre e figlio, presenti a ogni premiazione sui campi di calcio cittadini. «Umberto Caligaris come nonno e bisnonno non lo abbiamo mai conosciuto e abbiamo sempre sentito parlare di lui in famiglia. Affrontava con spirito gladiatorio ogni aspetto del pallone. Se il suo compagno Rosetta “studiava” l’avversario, Umberto lo affrontava senza fare troppi compolimenti. Questo 2020 è un anno importante per la nostra famiglia».

«Ricordiamo con piacere l’episodio di Giacinto Facchetti che, quando superò le 59 presenze in Nazionale, lasciò una corona di fiori al cimitero di Casale, con la dedica “A Umberto Caligaris”. Da quel momento Giacinto diventò un amico di famiglia. Umberto è una persona rispettata da tutti, in primis dall’organizzazione attuale della rassegna giovanile, da Mandracchia e tutti i suoi collaboratori. Il “Caligaris” tornerà in auge, magari con l’interessamento delle televisioni e ripartiremo insieme nel 2021, sapendo che sarà una grande festa per il Comune di Casale e i suoi abitanti. Lo stadio dovrà essere gremito!» 

 

- Nella foto (di Mattia Bodo), Fabrizio Mandracchia e William Trabaldo al Castello, lo scorso anno, durante la festa del "Torneo Caligaris"  


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Veronica Spinoglio

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