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I Caduti a Penango tra la chiesa e il Parco Vignaioli

Approfittando delle splendide giornate di sole, è obbligatoria una tappa sul torrione del castello di Moncalvo per ammirare le montagne imbiancate dalla insolita nevicata di metà luglio. Incontriamo due “turiste” provenienti dalla Sicilia. Una in realtà è una moncalvese doc, Maria Rosa Biginelli, da tempo trasferitasi al sud, ora in vacanza in Monferrato con l’amica Patrizia Caruso di Taormina. Proseguiamo il percorso verso Penango. Sulla sommità dell’abitato svettano i vivaci lineamenti della facciata in cotto della settecentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Grato. A fianco, davanti al municipio, venne eretto il monumento ai Caduti della Grande Guerra. Voluto da un apposito comitato presieduto dal reduce Vittorio Vacca, che aprì una sottoscrizione popolare, come ricorda Alessandro Allemano nella “Storia di Penango”, venne consegnato al Comune il 4 settembre 1921, il giorno dell’inaugurazione. Ha la forma di un obelisco poggiante su un basamento rettangolare delimitato da una cancellata in ferro battuto con due granate di artiglieria demilitarizzate, collocate negli anni Novanta del secolo scorso. Nella parte frontale, in alto una stella in bronzo e due decorazioni a foglie d’alloro incise nel marmo. In basso una decorazione con foglie di quercia che racchiudono una croce, sotto cui si legge questa iscrizione dedicatoria: “Ai / Caduti / 1915 - 1918”. Al centro l’elenco dei soldati morti, divisi per corpo di appartenenza e reggimento: “FANTERIA: Sergente Tassonio Carlo 55 Regg.; Soldati: Tosetto Carlo 37; Ansaldi Pietro 57; Mellana Enrico 78; Guasco Luigi 125; Cabiale Raimondo 89; Quirino Antonio 26; Allemano Pasquale 89; Mombellardo Gozz. 8. ALPINI: Mazzola Giuseppe 3; Mazzola Romualdo 3; Carpignano Pietro 3; Mombellardo Tarc. 3. BERSAGLIERI: Fodella Pietro 20; Arrobio Carlo 5; Montiglio Orazio Dis. GENIO: Carruti Pietro 2. ARTIGLIERIA MONT.: Groppo Massimo 1. SANITA’: Accomazzo Franc. 2 Com.”. Nella parte bassa del basamento, a sinistra si legge il nome del marmista: “Donna E. Moncalvo”. In epoca successiva sono stati aggiunti i nomi dei caduti nella guerra di Spagna e nella seconda guerra mondiale. Prima di tornare a Casale è d’obbligo qualche foto dal piazzale panoramico “Parco Vignaioli” con vista sulle dolci colline dell’Astigiano sullo sfondo del Monviso, anch’esso innevato.

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Silvio Morando

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