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  • 07 dicembre 2007
  • Casale Monferrato

Iar, commissari nel mirino. Interrogazioni parlamentari e regionali sulla domanda di anticipo sbagliata e sui compensi: 600mila euro l'anno?

I parlamentari di AN Andrea Fluttero e Marco Zacchera, presenteranno nei prossimi giorni due interrogazioni a Palazzo Madama e a Montecitorio sulla vicenda della Iar e in particolare sulla recente errata presentazione della domanda di anticipo della cassa integrazione alla Provincia di Alessandria avanzata dai commissari nominati dal ministero per la procedura di amministrazione straordinaria e che ha vanificato gli sforzi che la stessa Provincia aveva fatto per alleviare il disagio in cui ormai da anni versano le moltissime famigli monferrine che subiscono la grave situazione di dissesto del gruppo industriale. Lo rende noto il consigliere regioale di An Marco Botta che ha presentato in questi giorni un’interrogazione a carattere urgente alla presidente della giunta regionale Mercedes Bresso, per chiedere che la Regione Piemonte faccia tutta una serie di verifiche in merito all'operato dei commissari nominati dal ministero. In primo luogo – chiede il consigliere di An – occorre «accertare le cause che hanno determinato l’errata procedura da parte dei commissari, ma la stessa Regione dovrebbe intervenire istituzionalmente sul competente Ministero per sveltire il più possibile l’iter del decreto di approvazione della cassa integrazione consentendo così all’INPS di procedere con l’erogazione delle indennità, bypassando gli anticipi». Botta chiede anche che si «appuri la reale entità delle competenze annue dei tre commissari e come essa venga calcolata, visto che – dice - stando ad indiscrezioni sempre più insistenti, gli stessi percepirebbero, quale emolumento annuo, una somma pro-capite di circa 600 mila euro». Di un compenso pari a 600mila euro per ciascuno dei commissari si era già parlato alcune settimane fa senza però che si fosse chiarito se si trattasse di una cifra calcolata a forfait o come suggerisce ora Botta, annuale, cosa che potrebbe anche cambiare la lettura delle lungaggini che hanno caratterizzato tutta la procedura. Un chiarimento appare perciò doveroso anche per evitare ingiuste malizie nei confronti dei tecnici nominati dal ministero Botta chiede anche che si verifichi se tali indennità siano già state corrisposte, con quali risorse e che tipo di verifiche vengono effettuate sull’efficacia dell'operato dei commissari stessi prima di procedere con il pagamento di somme tanto consistenti. E poi si domanda Botta, «in quanto rappresentanti della Pubblica Amministrazione e dell’interesse collettivo, gli stessi commissari non dovrebbero garantire la massima collaborazione con gli altri Enti pubblici?». Quindi: da dove derivano le difficoltà di dialogo per esempio con la Provincia? La Iar – ricorda Botta - si trova in amministrazione controllata straordinaria, con 322 lavoratori in cassa integrazione dallo scorso 1° agosto. L'Amministrazione Provinciale di Alessandria ha istituito un tavolo tecnico composto dalla stessa Provincia, dalle organizzazioni sindacali, da Unione Industriale e Api per verificare e procedere all’anticipazione della cassa integrazione straordinaria guadagni ai lavoratori. «Ma la la domanda inoltrata dai commissari – evidenzia Botta - in cui si doveva necessariamente prevedere il versamento diretto ai lavoratori, è invece stata presentata con modalità tali da portare ad un versamento diretto all’azienda. Pertanto la richiesta non rientrerebbe nel protocollo d’intesa stipulato tra la Provincia di Alessandria e l’Inps e non sarebbe possibile provvedere all’erogazione dell’anticipo. Insomma, un po' di chiarezza sarebbe opportuna, anche considerando che i commissari sono espressione del governo nazionale. «La situazione economica per molte famiglie si è fatta insostenibile e, in attesa del decreto ministeriale e del versamento dell’INPS, l’anticipo della Provincia avrebbe risolto parecchi problemi. L’Ufficio del Lavoro della Provincia aveva tra l’altro già predisposto la banca dati per procedere immediatamente all’erogazione dell’anticipo, con tutti i nominativi ed i numeri dei conti correnti dei lavoratori, trasmessi dall’amministrazione aziendale nei giorni scorsi, subito dopo la formulazione della domanda». Intanto si è appreso ieri che una decina di giorni il ministero del Lavoro è intervenuto invitando i commissari a rettificare la domanda per l'anticipazione della cassa integrazione però alla data di mercoledì scorso non c'era ancora stata alcuna risposta da parte dei commissari, fa sapere l'assessorato al Lavoro della Provincia di Alessandria che ha preso contatti con il ministero allo scopo di preciso di sapere se vi erano novità. Per la Provincia l'allungarsi dei tempi comporta tra l'altro problemi tecnici non indifferenti con la tesoreria in quanto entro metà dicembre occorre chiudere i pagamenti tirare le somme del bilancio annuale e occorre pertanto predisporre i fodni prima di tale data L'auspicio è che la situazione possa chiarirsi nei primi giorni della prossima settimana.

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Lorena Balbo

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