Due giorni per ricordare monsignor Novarese, casalese sulla via della beatificazione
di Pier Luigi Rollino
La città celebra sabato 17 e domenica 18 novembre i 60 anni di fondazione del Centro Volontari della Sofferenza, nel ricordo di monsignor Luigi Novarese, sacerdote casalese sulla via della beatificazione. Per commemorare la ricorrenza si terrà un convegno sabato all'Auditorium San Filippo: alle 15, saluto del vescovo mons. Germano Zaccheo; alle 15,30 parleranno il vescovo di Mondovì mons. Luciano Pacomio ('L'antropologia del Servo di Dio Luigi Novarese. Il sofferente come soggetto attivo nella società'); alle 16 l'arcivescovo di Palermo mons. Paolo Romeo ('Chiesa e Santità in Piemonte e nella diocesi di Casale Monferrato. La tipologia del Servo di Dio Luigi Novarese'). Alle 17, spazio alle testimonianze. Domenica, alle 10, solenne celebrazione presieduta dal vescovo.
Il Centro Volontari della Sofferenza, di cui è responsabile diocesana dal 2005 Gabriella Crepaldi, rivolge la propria proposta di apostolato agli infermi. Secondo il credo di mons. Novarese anche l'ammalato, come il sano, è chiamato a fornire il proprio contributo a favore della Chiesa e della società. Attraverso l'offerta della propria sofferenza, infatti, diventa partecipe di Cristo sofferente, vicino ad ogni uomo.
Ciascun infermo, in quanto sperimenta il senso del limite legato alla malattia, può comprendere meglio le difficoltà degli altri infermi e presso costoro diventa testimone tangibile del messaggio evangelico. Ecco allora - sosteneva mons. Novarese - la creazione di una comunione di vita e di intenti tra ammalati. Uniti, i sofferenti dimostrano che la malattia non emargina e non è elemento di solitudine ma consente una crescita umana e cristiana.
Sono tantissimi, oggi, i malati che in tanti centri diocesani hanno aderito, tramite la via della sofferenza, la proposta dal beato casalese. La confederazione, sorta nel 2004 per portare avanti la filosofia del fondatore, si è ramificata in più parti delmondo. Mons. Luigi Novarese (zio di Tere Cerutti Novarese) è nato in città nel 1914. Ultimo di nove figli, la sua infanzia è segnata dalla prematura scomparsa del padre Giusto Carlo, ed è caratterizzata dalla fede trasmessagli dalla madre Teresa Sassone. Ad indirizzarlo verso la via della sofferenza la scelta di vita dopo un malanno: una forma di coxite tubercolare sviluppatasi dopo un trauma dovuto ad una caduta, seguita dalla guarigione per intercessione di Maria Ausiliatrice e don Bosco al termine di una novena con i giovani dell'Oratorio di Valdocco. Nel 1938 diventa sacerdote, nel 1941 inizia il servizio presso la Segreteria di Stato del Vaticano. Fortemente impressionato dai messaggi della Vergine rivolti all'umanità durante le apparizioni di Lourdes e Fatima, decide di dedicare tutta la sua vita a valorizzare le persone sofferenti.
Nel 1943 istituisce la Lega Sacerdotale Mariana che si prefigge lo scopo di prestare soccorso ai sacerdoti infermi e bisognosi con l'obiettivo di realizzare un'autentica fraternità sacerdotale.
Nel 1947 nascono i Volontari della Sofferenza, nel 1950 i Silenziosi Operai della Croce - associazione di persone che, tramite l'esercizio della povertà, castità ed obbedienza s'impegnano a sostenere lo spirito del fondatore nell'apostolato con i sofferenti.
Nel 1952, infine, la terza istituzione: i fratelli Ammalati. Mons. Novarese si spegne a Rocca Priora, vicino a Roma, nel 1984. Nel 2003 si chiude la fase diocesana per il processo di beatificazione. Adesso si attende il parere positivo della Congregazione per le Cause dei Santi.
Remigio Fusi, bresciano di Bagolino, ha appena scritto un nuovo libro sul beato casalese: Sulle orme di mons. Luigi Novarese, nella vigna sassosa del Signore. Fusi, nel 1954, a Re, località del Verbano, entra a far parte dei Silenziosi Operai della Croce: attualmente è responsabile della Comunità di Moncrivello e del Centro di recupero e rieducazione funzionale. Nel 1997 avevano dedicato due libri a minsignor Novarese il vescovo Pacomio e il vicario generale della Diocesi di Casale mons. Felice Moscone.