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Per il centro storico di Villadeati nuovo look dopo i recenti lavori

Sono in fase di ultimazione i lavori che interessano il secondo lotto per il rifacimento della pavimentazione del centro storico mediante la posa di ciottolato e pietra: un ritorno alle origini per bellezza e suggestione. Una questione di scelte e di determinazione, quelle in capo all’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Azzalin, di sfruttare i fondi regionali della Legge 18, ai quali sono stati aggiunti fondi comunali, per far riacquistare all’allora De Villa Deatis, l’aspetto medievale che per secoli gli appartenne. Il nome di Villadeati  deriva infatti dalla famiglia Deati che ottenne in feudo l’insediamento intorno al 1300 mentre, la prima attestazione documentata risale al 1431. Sorta in epoca medievale, per lungo tempo, fece parte dell’astigiano, portando il nome di Corte de Scataldeis. Successivamente entrò a far parte di un sistema militare che poggiava sui due castelli eretti in posizione dominante sulle valli dello Stura e della Versa; il primo, di proprietà dei Visconti di Valenza, venne abbattuto da Amedeo di Savoia nel 1290 in seguito alla richiesta d’aiuto degli astigiani in lotta contro Guglielmo del Monferrato. A metà del XVI secolo il maresciallo francese Carlo Cossé de Brissac occupò il maniero ricostruito. Espugnato nuovamente, questa volta dal marchese Carlo I e dal duca di Mantova, nel 1630 venne ridotto a poche rovine, concesse prima ai nobili Del Prato e poi agli Arrigoni di Mantova. Questi ultimi vendettero ciò che rimaneva del castello al giureconsulto Giacinto Magrelli. Tra fine Settecento e inizio Ottocento, sulle rovine di quel fortilizio, venne edificata una grandiosa villa-belvedere di ispirazione juvarriana, oggi di proprietà della famiglia Feltrinelli. Nell’Ottocento Villadeati fu tra i Comuni più importanti del Monferrato, nel Regno di Sardegna e poi d’Italia. Nel 1861 contava 2.491 abitanti, fu capoluogo di mandamento, sede di giudicatura-pretura, stazione dei Carabinieri e carcere mandamentale. Nel 1901 raggiunse il massimo della popolazione: 2929 abitanti (oggi circa 500). Forte della sua storia e della sua suggestiva posizione panoramica, con vista a 360° sulle colline circostanti fino ad apprezzare le alpi marittime e le catene montuose della Val d’Aosta, Villadeati si riappropria così dell’altresì bellezza rurale di un tempo. Dietro all’impegno di spesa di 110 mila euro (1° lotto), di cui 100 mila LR/18 e 10 mila comunali e di 50 mila euro (2° lotto), di cui 45 mila mediante accensione di mutuo e 5 mila di applicazione dell’avanzo di amministrazione, sono in corso di completamento i lavori che interessano diverse centinaia di metri del centro storico, fino all’arco situato ai piedi della parrocchiale dei SS Remigio, Grato e Maria Assunta. Grazie all’interessamento del sindaco, anche la parrocchia provvederà, con fondi propri, alla pavimentazione del sagrato della chiesa, eliminando l’attuale asfalto. Nel frattempo, per completare l’intero centro storico, il sindaco ha già inoltrato domanda in Regione al fine di ottenere il finanziamento per il terzo lotto che interessa il tratto dall’arco ai piedi della parrocchiale sino al municipio. Il progetto prevede un impegno di spesa di circa 100 mila euro, circa 100 metri di strada rispetto alla quale sarà necessario provvedere altresì al livellamento della carreggiata e posa di micropali, prima di procedere con la pavimentazione. Per rendere armonioso il nuovo e ritrovato bell’aspetto del centro storico, il Comune ha anche fatto recuperare i muretti eliminando intonaci e ripulendone le pietre. Tra gli auspici del primo cittadino, vi è poi un 4° lotto per la pavimentazione di Piazza Martiri 9 ottobre 1944 situata all’ingresso del paese. Insomma un importante contributo per far riappropriare alla municipalità monferrina l’antica identità, distinguendosi così per il gusto ed il piacere per le “cose” belle.

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Roberto De Alessi

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