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Sanità territoriale
Tavolo di confronto ad Asti sull’estensione servizio 118
Convocato un incontro con tutti i sindaci il prossimo 7 giugno in Provincia

Il servizio di soccorso qualificato ‘118’ non doveva essere portato da 12 a 24 ore giornaliere anche a Moncalvo? Lo scorso marzo la Regione Piemonte aveva confermato l’estensione del servizio anche nella cittadina aleramica che, insieme ad altri 66 comuni e località dell’astigiano e del casalese, avrebbe così a disposizione un’unità di soccorso sanitario qualificato h24.
Ad oggi, infatti, questa zona è coperta solo nelle 12 ore diurne, dalle 8 alle 20. A oggi però, non si hanno più notizie: il primo giugno sono partite, a 24 ore, le postazioni di Canelli e Santo Stefano Belbo mentre la sede 118 di Moncalvo è costretta ancora ad aspettare. A questo proposto è stato convocato un tavolo di confronto martedì prossimo, 7 giugno, alle ore 18 presso la Sala consigliare del Palazzo della Provincia di Asti, in piazza Alfieri. Interverranno il presidente della provincia Paolo Lanfranco, l’assessore regionale Marco Gabusi, Carmelo Zaccuri, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale del Servizio Emergenza e medico del 118, e Luca Quagliotti, segretario provinciale CGIL. All’incontro dal titolo “Emergenza 118, quale futuro per il sistema di soccorso sanitario qualificato ad Asti e nel nord astigiano?” sono stati invitati tutti i sindaci della provincia e i candidati sindaci che si sfideranno alle prossime elezioni di Asti oltre all’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi.
«Dopo i recenti sviluppi sulla nostra provincia che hanno coinvolto alcuni punti di soccorso sul territorio, lasciando purtroppo inspiegabilmente indietro la nostra zona, abbiamo pensato di organizzare un incontro chiarificatore sulla situazione attuale e verificare, con le competenti autorità, le possibilità di miglioramento del sistema ‘118’ nel nord astigiano», spiegano Giovanni Sandiano e Diego Musumeci, consiglieri comunali di minoranza di Moncalvo che avevano lanciato una raccolta firme lo scorso autunno per sensibilizzare le autorità al potenziamento a 24 ore del servizio.
«Era l’aprile 2021 quando, da volontario soccorritore della Croce rossa di Moncalvo, ho iniziato a denunciare la grave carenza di soccorso di ambulanze, e quindi di pericolo per la salute, nel nord Astigiano perché, in un’emergenza, un minuto in più o in meno può fare la differenza tra la vita e la morte», dice Musumeci. È partita così la sottoscrizione online che, in brevissimo tempo, ha avuto molto seguito, circa 2500 firme. «Insieme a Giovanni siamo andati a presentare le nostre istanze al presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco, che ci ha sin da subito supportato e si è attivato in prima persona per aiutare il territorio che serve anche la Valcerrina. Con il suo intervento, la questione è arrivata in Regione e dall’incontro ere emersa la volontà di estendere il servizio oltre che a Canelli e a Santo Stefano Belbo anche alla postazione di Moncalvo. Nell’incontro di martedì proveremo a capire a che punto è la situazione», conclude Musumeci
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