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  • 28 luglio 2023
  • Casale Monferrato

Successo azzurro

Rebecca Aimaretti è campionessa in Europa con l'Italvolley U17

In Serbia, le azzurrine di coach Pasquale d’Aniello si sono imposte per 3-1 contro la Turchia

Insieme a coach D’Aniello. Rebecca Aimaretti sul tetto d‘Europa

23 luglio 2023. L’Italia del volley femminile sul tetto d’Europa con la Nazionale Under 17. Le azzurrine di coach Pasquale d’Aniello si sono imposte per 3-1 contro la Turchia allo Sportska Hala di Vrnjacka Banja in Serbia.

Tra le protagoniste di questo bellissimo risultato anche un’atleta monferrina, Rebecca Aimaretti, classe 2008, ruolo, schiacciatrice: «Mi piace chiudere il punto il prima possibile», ci racconta. Un cognome importante, da sportiva vera, quello del papà Ariel, già cestista rossoblù della Junior Casale.  Ha iniziato a sei anni con il minivolley alla Junior, poi PGS Ardor e a 10 anni è passata alla Igor Novara. Una ragazza dalle idee chiare, testa sulle spalle per difendere quel Sogno Azzurro e studiare tanto (con ottimi voti) al Liceo di Scienze Umane.

Rebecca cosa hai provato al termine della partita decisiva per il titolo? «Uno dei momenti più belli che io abbia mai vissuto: quando ci hanno consegnato la medaglia, abbiamo cantato l’inno di Mameli e poi sono esplosi tutti i coriandoli. Sensazioni bellissime che non si possono spiegare con poche parole».

Come nasce la convocazione con la Nazionale? «Il percorso è iniziato lo scorso anno con la partecipazione agli stage. Poi qualche mese dopo  abbiamo partecipato in Germania alla prima fase delle qualificazioni agli Europei, vincendo e senza dover passare attraverso un successivo torneo. Poi ulteriori selezioni, siamo passate da venti a quattordici giocatrici che  avrebbero partecipato agli Europei. Onestamente avevo un po’ di agitazione… ma sono riuscita nel mio obiettivo». Cosa ti hanno detto mamma Monica e papà Ariel? «Mamma e papà sono orgogliosissimi di quello che ho fatto fin qui». Progetti all’orizzonte? «Anche se rimango giocatrice Igor Volley Novara, andrò al Club Italia di Milano per un percorso di crescita che durerà tre anni, un progetto tecnico della Federazione Italiana Pallavolo». Qui la Federvolley riunisce i talenti della pallavolo femminile del nostro Paese.

Un titolo continentale cosa ti spinge a fare? «Un traguardo importante, che la Rebecca di tre anni fa non avrebbe mai pensato di raggiungere. Vorrei arrivare ancora più avanti, fino a giocare la Seniores. Voglio migliorare sempre di più». 

Giocatori o giocatrici a cui ti ispiri? «Un giocatore… direi mio padre Ariel. È andato via di casa giovanissimo, ha cambiato continente e poi è diventato quello che è diventato. Ho scritto anche un tema raccontando la sua storia, vincendo una menzione d’onore a un concorso dell’Università Cattolica». E ora Rebecca sogna con le altre azzurrine i Mondiali a Tokyo del prossimo anno: «Beh sarebbero tanta roba!».


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