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Il riso alla rosa di Cascina Daneto

DOVE SI TROVA Cascina Daneto 2 Occimiano (AL) 15040 Tel. 0142809117, info@cascinadaneto.it. Aperto domenica mattina A pochi chilometri da Casale, le colline e la pianura, due realtà diverse di una terra storica come il Monferrato, si incontrano in una linea che separa i pendii vitati dalle estensioni pianeggianti verso il vercellese e la Lomellina. Su questo confine naturale si situa anche il paese di Occimiano dove le viti cedono il passo alle risaie. Ed è proprio qui che da oltre sessant’anni la famiglia Debernardis produce i risi della Cascina Daneto, uno dei siti degli antichi castelli della zona. Il riso abita qui precisamente dal 1948, da quando cioè si poté iniziare tale coltivazione in questa specifica zona. L’azienda dei Debernardis, oggi alla terza generazione, risulta però di fatto più antica e, dopo varie evoluzioni arriva oggi a estendersi su 140 ettari di terreno adibiti a risaia ed altrettanti a foraggi o cereali. E così il testimone, è toccato alle generazioni di Mario, Gian Enrico, Giuseppe Debernardis, quest’ultimo con la moglie Lucia e i figli Elisa e Matteo. Molte le evoluzioni fino ad arrivare alla situazione attuale che presenta alcune particolarità nella scelta delle varietà di risi lavorati nella pileria aziendale con procedimenti meccanici artigianali “perché si mantengano intatte le qualità”. A Cascina Daneto non ci sono solo i più noti Carnaroli, Arborio e Baldo ma vi è stata la convinta ripresa del Nuovo Maratelli, una varietà di origine antica e già coltivata in Piemonte. Come scegliere fra le varietà? Ci aiuta Elisa Debernardis con un’interessante suggerimento utile ai consumatori. «Il riso è come il vino: non c’è il più buono ma quello che piace di più. Inoltre la scelta dipende dall’uso che se ne intende fare». Qualche esempio? «Per ottenere un’insalata di riso oppure un risotto con pesce sarà preferibile il Carnaroli per la sua caratteristica di presentarsi maggiormente ‘sgranato’ ma per un risotto allo zafferano o ai formaggi è preferibile il Nuovo Maratelli, varietà più amidacea». E nell’intento di differenziarsi Cascina Daneto ha inoltre ideato preparati per risotto con verdure liofilizzate creando anche un riso alla rosa che, in vista della prossima fioritura si sta facendo poco a poco attuale. Nato quasi per scherzo, come omaggio alla kermesse “Riso & Rose”, si è rivelato in grado di attirare consumatori e critici attorno alla proposta che accosta al riso Carnaroli i petali della Rosa Gallica, con l’aggiunta di aromi naturali. E per gli amanti dei sapori dolci esiste anche una mousse “Dolce Riso” ai vari gusti, prodotto che, grazie all’assenza di amidi aggiunti, va incontro anche a specifiche intolleranze o alle esigenze dei consumatori più piccoli. E per chi vuole lasciarsi ispirare dal riso per creare dolci esiste la ricetta della “Torta Piemontese di Riso” con, oltre al riso, nocciole, mandorle, uova, latte, limone, zucchero e sale. Nella pianura occimianese Cascina Daneto apre inoltre le porte per visite guidate e attività formative di “Fattoria didattica” per scoprire altre chicche utili al consumo di riso. Come quella che della ricchezza della pianura non si butta via nulla con un uso in ambito alimentare, zootecnico e agricolo.

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Beppe Sartirana

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