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La cerimonia online

Rosario Esposito La Rossa è l'Ambientalista dell'Anno 2020

Il Premio Luisa Minazzi

Rosario Esposito La Rossa, titolare della casa editrice Marotta Cafiero ed impegnato in numerosi progetti sociali nel quartiere Scampia di Napoli, è l’Ambientalista dell’Anno Premio Luisa Minazzi 2020. “Sono molto emozionato, vorrei dedicare questo premio mia moglie e a tutte le persone nella terra dei fuochi”. Poche parole dietro alle quali si concretizzano operatività, attenzione e sensibilità per le tematiche legate all’ambiente e alla virtù civica.

Agli altri sette candidati sono andati altrettanti Premi Speciali. Ad Alessandria Viola è andato il Premio Speciale “per l’impegno Giornalistico e Scientifico”, oltre che per quello in ambito ambientalista, così come emerso nella sua ultima pubblicazione “Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale” (con Stefano Mancuso, Giunti 2013).

Alla famiglia Bertolino, azienda storica che, dal 2017, ha avviato Ri-generation per riciclare e rigenerare elettrodomestici altrimenti destinati al macero, è andato il Premio Speciale “per la capacità di intraprendere il percorso di economia circolare e di editoria sociale”. Alla famiglia Bertolino è altresì andato il Premio de La Stampa A Paolo Strano, cofondatore della Onlus Semi di Libertà a Regina Coeli, che dal 2014 forma detenuti e sviluppa idee imprenditoriali nel campo dell’economia carceraria, è andato il Premio Speciale “per l’impegno nella costruzione di una società capace di non lasciare indietro nessuno”.

Ai ProPositivo è andato il Premio Speciale “per la capacità di produrre bellezza nel territorio e crescita culturale verso un orizzonte di rigenerazione e rinnovamento”. Così, i premiati nel ringraziare: “trenta minuti di lamentele spengono i neuroni coinvolti nella risoluzione dei problemi”.

A Save the Truffle, associazione impegnata per portare l’attenzione sul problema della sopravvivenza dei boschi a vocazione tartufigena, preziosi tasselli di biodiversità, nelle Langhe, Roero e Monferrato, è andato il Premio Speciale “per l’impegno nella valorizzazione dei territori e nella salvaguardia della biodiversità”.

A Alessandra Dolci, magistrato in prima linea anche nelle tante inchieste in campo ambientale, per contrastare quel triste spaccato d’Italia che non esita a cercare di lucrare sul traffico di rifiuti e sugli incendi agli impianti, è andato il Premio Speciale “per l’impegno contro i fenomeni di illegalità ambientali”. A Vincenzo Balzani, tra i chimici più conosciuti al mondo, che da anni si spende in una intensa attività di divulgazione in particolare sui temi dell’energia e delle risorse, è infine andato il Premio Speciale “per l’impegno nella divulgazione scientifica con riferimento al tema delle energie rinnovabili e dell’economia circolare”.

“Complessivamente, sono giunti oltre 5 mila voti ai candidati in lizza per il premio, mentre i collegamenti durante la premiazione sono stati un centinaio costanti” ha apprezzato Marco Fratoddi di Legambiente, “richiedendo un applauso simultaneo per tutti gli otto candidati”, mentre Vittorio Giordano ha ricordato come gli otto candidati siano tutti considerati i vincitori dell’edizione 2020.

L’appuntamento si è concluso con un abbraccio virtuale e l’auspicio di trasformarlo in reale la prossima primavera in occasione della consegna in presenza dei premi.


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