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  • 02 giugno 2020
  • Casale Monferrato

Borse di studio

La San Vincenzo premia inclusione e diversità

Risultati per diversi studenti monferrini

Il tema scelto per il concorso scolastico per la Borsa di Studio promossa dalle Conferenze di San Vincenzo era quello dell’inclusione. Così, gli studenti delle scuole superiori di Casale si sono cimentati con profitto. Tra i 77 partecipanti, infatti, sono stati premiati: Istituto Sobrero: 1° classificata Alice Barberio (4A Chimica e Materiali), 2° classificata Chiara Novarese (3B Liceo delle Scienze applicate); Istituto Balbo: 1° classificato Andrea Bonetti (4 Scientifico), 2° classificata Elena Boggetti (2B Classico); Plesso  Lanza: ex aequo Gioia Guarino (3C Linguistico) e Letizia Bigotti (5 Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-sociale); Istituto Leardi: 1° classificata Gaia Fuortes (2° segmento serale A.F.M.), 2° classificata Sara Valsecchi (4A Grafica e Comunicazione).

La cerimonia di premiazione, moderata dalla presidente della San Vincenzo Giulia Baviera, si è tenuta online venerdì. Durante il collegamento, gli studenti vincitori hanno letto alcuni dei loro scritti: «È la dimostrazione che i giovani del giorno d’oggi sono sensibili alle diversità», commenta la vicepresidente Gabriella Noè.

Alla premiazione sono intervenuti il dirigente del Balbo Riccardo Calvo, il presidente Anffas Paola Leporati e il direttore del Servizio socio-assistenziale del distretto di Casale Anna Maria Avonto. Calvo ha ricordato Gianni Abbate che, «di famiglia molto vicina alla San Vincenzo, ha dedicato a questa iniziativa e ai temi della solidarietà e dell’inclusione tanto tempo e tanta energia e ha saputo mettere a disposizione di tutti grandi capacità di mediazione e di ascolto», aggiungendo che «ci sarà modo nel futuro di fare memoria del suo contributo nell’ambito della scuola e della cultura della città». «Il titolo proposto è stata una scelta azzeccata e profetica», ha concluso Calvo augurando che «la scuola riprenda a settembre con una rinnovata capacità di ascoltare, accogliere, includere». Paola Leporati ha sottolineato che «l’inclusione è fare amicizia con ragazzi speciali, è scambio, è vicinanza» e che «questo periodo è stato particolarmente faticoso per raggiungere gli obiettivi prefissi ma ora è giunto il tempo di assolvere il compito di non lasciare solo e indietro nessuno». Anche la dott. Avonto si è complimentata con i ragazzi: gli elaborati hanno riacceso in lei «una luce di grande speranza soprattutto per l’enorme sensibilità di andare al di là dei grandi temi e scendere nel dettaglio della vita quotidiana del compagno di banco, del vicino di casa, dell’amico straniero».

«Accoglienza, aiuto, collaborazione, vicinanza, relazione: sono queste le parole d’ordine. Facciamo dell’inclusione il nostro obiettivo, il nostro progetto di vita», ha detto il presidente in chiusura.


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