“Salonmusik” a Villa Vidua. Pianoforte a quattro mani in un programma da salotto dell’Ottocento
Domenica 28 luglio, alle ore 18.30, a Villa Vidua di Conzano, si terrà un concerto per pianoforte a quattro mani, tenuto dalle pianiste casalesi Daniela Pallanza e Elisabetta Lavagno che proporranno “Salonmusik”, con brani di Franz Schubert, Alexandre Tansman, Georges Bizet, Nino Rota e Canzoni e danze popolari sovietiche.
Daniela Pallanza ha iniziato gli studi musicali sotto la guida del padre Umberto, proseguendoli privatamente con Anita Porrini e Sergio Paolini a Milano. Diplomatasi in pianoforte al Conservatorio “Paganini” di Genova e in Organo e Composizione organistica al Conservatorio “Verdi” di Torino, ha frequentato in seguito Corsi di perfezionamento organistico e svolto attività concertistica come solista, partecipando a rassegne organistiche in varie città italiane. Ha conseguito il Diploma di abilitazione all’insegnamento pianistico al “Vivaldi” di Alessandria; svolge attività didattica e cameristica. Collabora, dal 1994, con l’Accademia Domus Artis Musicae.
Elisabetta Lavagno si è diplomata in pianoforte, in didattica della musica e in didattica strumentale a indirizzo pianistico presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria. Ha svolto attività concertistica in differenti formazioni di duo pianistico a quattro mani. Diplomata in Musicoterapia al corso quadriennale presso il Centro di Educazione Permanente di Assisi. Collabora con Enti diversi e scuole alla realizzazione di progetti musicali e di musicoterapia rivolti ad allievi di scuola dell’infanzia, primaria e media, partecipa all’aggiornamento musicale destinato a insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria. Ha svolto seminari di carattere musicoterapico per educatori e insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e media.
Villa Vidua ben si presta a riproporre lo spazio del salotto ottocentesco quale luogo d’incontro e scambio culturale. Molta musica per pianoforte a quattro mani nasce infatti per questo particolare contesto, in un momento storico in cui, accanto alla tradizionale idea di concerto, l’esibizione è anche momento d’intimità da condividere con gli amici, tra le mura di casa. Musica come intrattenimento, pagine di rara bellezza, apparentemente essenziali ma ricche di tenerezza, di fantasia, di immaginazione.