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L’ora della giustizia: lunedì 6 aprile si apre a Torino il processo amianto

Sei pullman - trecento persone - e tanti altri che a Torino lunedì ci andranno con la propria auto. La prima vera giornata di battaglia per ottenere giustizia sulla vicenda Eternit - l’udienza preliminare del processo - non passerà senza che la strage causata dall’amianto abbia un volto. Il volto dei malati, dei parenti di chi per l’amianto ha perso la vita, cittadini, associazioni, rappresentanti delle istituzioni, che lunedì saranno di fronte al Palazzo di Giustizia di Torino per rendere - sia pur parzialmente - la dimensione dello sterminio causato dall’Eternit, per far capire che l’offesa non è stata casuale o occasionale, ma ha coinvolto una intera comunità. Altre delegazioni giungeranno da molti altri Paesi d’Europa (la più numerosa, dalla Francia, di circa 200 persone) perché l’amianto è un dramma che a Casale Monferrato ha scritto una delle pagine più dolorose, ma è un dramma europeo, un dramma mondiale. Perché - lo si sa da decenni - l’amianto uccide, ma rende anche ricchi e nei Paesi dove non c’è una legge specifica che ne vieta l’utilizzo viene ancora estratto, lavorato, venduto. Quella che inizia lunedì in Italia è dunque la prima vera battaglia per ottenere giustizia in questa orribile vicenda delle morti causate dall’amianto. Oltre 1600 (1647 per l’esattezza) le vittime, i nominativi che la Procura di Torino ha inserito nel proprio elenco relativamente alla presunta strage causata dall’Eternit di Casale: 1395 ex lavoratori Eternit o di ditte esterne uccisi da mesotelioma, tumore al polmone o asbestosi, o che comunque hanno avuto malattie correlate all’amianto a cui vanno aggiunti altri 252 normali cittadini uccisi tutti dal mesotelioma pleurico, e - in due casi - peritoneale. Ma le parti lese salgono a 2065 se si tiene conto di chi è oggi malato a causa dell’amianto: 412 gli ex dipendenti Eternit, più altri quattro di ditte esterne colpiti dall’asbestosi e altri cittadini malati ma in vita. Due (entrambi già deceduti) negli elenchi della Procura di Torino, molti di più - si teme - nelle realtà. Un elenco chiuso a febbraio di un anno fa, ma nel frattempo la polvere assassina ha continuato a svolgere il suo metodico e spietato compito. Persone uccise dall’Eternit - sosterrà l’accusa - non solo perché non adottò nello stabilimento di via Oggero le dovute cautele ma perché disseminò il territorio di polvere, pur essendo noto che era causa di gravissime patologie. Lunedì dunque la prima delle udienze preliminari per valutare se sia o meno il caso di procedere con il rinvio a giudizio e degli indagati e dare avvio a quello che sarà il processo vero e proprio. Già fissate dal GUP Cristina Palmesino le date delle udienze (8, 16, 22 e 23 aprile). E i politici ci saranno? Deludente la risposta della politica locale. Il Comune di Casale ha messo a disposizione un pullman gratuito per consiglieri, amministratori e sindaci, ma i primi cittadini, interpellati a uno a uno telefonicamente per costituire una delegazione ufficiale, hanno risposto picche. Unici a dare disponibilità Paolo Mascarino (Casale, che sarà accompagnato da una folta delegazione di giunta, dalla presidente del Consiglio comunale e da alcuni consiglieri) e i primi cittadini di Occimiano, Villanova e Sala. A Torino ci saranno anche l’europarlamentare Vittorio Agnoletto e Alberto Deambrogio.

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Monica Quirino

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