Handbike contro l’amianto per un mondo "Asbestus free"
di Massimiliano Francia
«Abbiamo preso coscienza della vicenda amianto lo scorso anno, quando - a settembre - abbiamo fatto a Casale la tappa del giro d’Italia di handbike.
E la manifestazione di oggi vuole essere una testimonianza di vicinanza alle vittime. Anche a Padova ci sono problemi legati alla attività delle officine per le carrozze ferroviarie».
Piero Dainese, presidente della sezione «Anmil Sport» istituita da pochissimi giorni, manager della Veloclub Sommese di Padova esprime così il senso di una partecipazione che assume ancora più significato se si tiene conto del fatto che - il giorno precedente, a Cuneo - si era svolta una impegnativa tappa del Giro d’Italia.
«Abbiamo voluto esserci perché noi nella sfortuna ci consideriamo fortunati - aggiunge Dainese - e siamo consapevoli che non serve un trauma vilento; anche le malattie professionali sono spesso fortemente invalidanti».
È l’Inail - sottolinea Dainese a fornire gli strumenti e i mezzi per gli allenamenti e le gare e proprio questo è uno degli aspetti da rendere noti.
Partenza alle 10, domenica mattina, dalla casa di riposo. Via di buona lena fino alla pista ciclabile al Ronzone e - infine, dopo mezzogiorno - il ritorno alla base.
Non una gara ma una dimostrazione di questo sport che è uno strumento importante per accrescere la qualità della vita di chi si trova a fare i conti con invalidità a volte molto gravi, sia per infortuni sia per incidenti.
L’obiettivo dell’iniziativa era anche e proprio far conoscere le opportunità offerte dal nuovo regolamento, mettere a disposizione degli invalidi del lavoro dispositivi tecnici e interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione, in cui una delle novità più importanti è quella di prevedere - appunto - la fornitura gratuita agli assistiti INAIL di attrezzature sportive.
Un’occasione insomma per avvicinarsi alla disciplina dell’hanbike per chi non l’ha mai praticata.
«E proprio oggi - dice infatti Dainese - un casalese ci ha chiesto cosa si deve fare per ottenere il sostegno e gli strumenti che consentono di partecipare alle gare...».
Ogni bike una bandiera
Ogni bike una bandierina con la scritta «Anmil Sport - Asbestus Free», solidarietà che crea e richiama solidarietà - insomma - per un comune obiettivo che è anche e proprio quello di limitare in tutti i modi possibili gli infortuni e le malattie professionali.
Vini e krumiri
La manifestazione - promossa da Anmil, Inail, Comune di Casale, CGIL, CISL, UIL, UGL, AFeVA e AIEA - è stata anche l’occasione per la consegna agli atleti di una confezione di krumiri e di vini monferrini avvenuta nel cortile della casa di riposo prima del pranzo.
Durante la giornata è anche stata promossa l’iniziativa «Sosteniamoli subito» per il sostegno alla ricerca sul mesotelioma.
La messa e la marcia CAI
La Giornata delle Vittime dell’amianto era stata aperta alle 11 con la messa nella parrocchia del Ronzone, quartiere dove aveva sede lo stabilimento Eternit, oggi abbattuto (e in contemporanea a Cavagnolo).
Alle 16.30 l’arrivo della «Marcia francigena» da Crea lungo il “cammino del cemento”, al Ronzone, organizzata dal C.A.I. con la collaborazione di OperO.
Il numeroso gruppo, prima di raggiungere il centro città, ha fatto tappa nel sito in cui sorgevano gli stabilimenti Eternit per ricordare - con un minuto di silenzio - le vittime.
Tutti gli atleti
Rita Cuccuru, Anna Grazia Turco, Mattia Feltrin, Davide Giozet, Antonio Di Somma, Pantaleo Sette, Lorenzo Prelec, Fabio Marzocchi, Alessandro Tondello, Ivan Ghironzi, Gianantonio De Bastiani, Mauro Cratassa,
Paolo Baroncini, Antonio Catalano, Antonio Piva, Sergio Balduchelli, Massimo Martelli, Simone Baldini, Marco Galbiati, Giancarlo Meriti, Andrea Specco, Cristiano Picco, Francesco Pecoraro, Rosanna Menazzi, Luigi Rinaudo, Pierino Dainese, Claudio Viscilia