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Il caso

Treni storici, perché non a Casale?

Gianni Calvi, presidente di Orizzonte Casale, attacca la Regione

Gianni Calvi, presidente della onlus Orizzonte Casale, interviene a riguardo dei treni turistici storici, dodici in Piemonte e nessuno a Casale: «Dodici treni storici per scoprire il Piemonte: e Casale Monferrato? nulla in questo senso. Orizzonte Casale che da diversi anni collabora con l’Amministrazione Comunale, associazione tutta di volontari che si attiva molto nella valorizzazione del nostro territorio con varie iniziative. Cito tra tutte “Casale città aperta’ che consente da più di 10 anni l’apertura di molti monumenti casalesi, collaborazione al chiosco delle informazioni turistiche… Si può avere un’ idea visitando il nostro sito www.orizzontecasale.it. I soci sono rimasti veramente delusi  dall’ennesima sdimenticanza».

«Chi mi conosce, sa che sono persona che ha sempre cercato l’intesa e non la rissa  anche nel corso dei tanti anni in cui ho  svolto mansioni amministrative al servizio della mia città e del territorio. Ma questa volta non si può tacere. Troppe volte la Regione ha tagliato fuori il nostro territorio dalle tante e svariate proposte che ha attivato. Nel programma presentato non esiste cenno alla città di Casale Monferrato. Si parla di città d’arte ma forse coloro che hanno predisposto questo programma non hanno mai visitato Casale Monferrato con le sue eccellenze monumentali».

«Forse ignorano che la tipicità del riconoscimento UNESCO evidenzia gli Infernot e di conseguenza il regionale Ecomuseo della Pietra da Cantoni. Li invitiamo cordialmente a vedere tutto quello che abbiamo da offrire! Sono solo le prime annotazioni e osservazioni - conclude Calvi - ma sono certo che si aprirà un  dibattito partecipato». 


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