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Pallavolo Serie B2
La Junior in cerca di riscatto contro la Pro Patria
Sabato sera alle ore 21 la Euromac Mix riceve le milanesi

L’Euromac Mix si è lasciata alle spalle la trasferta di Garlasco ed è tornata a lavorare in palestra con impegno ed entusiasmo. Coach Ercole sa che la prossima partita sarà molto diversa dalla precedente, perché le caratteristiche delle avversarie sono quelle di un gruppo giovane, affiatato e fisicamente molto dotato.
Junior-Pro Patria Milano non è un inedito a livello nazionale. Nel recente passato le società si sono incontrate diverse volte anche a livello giovanile, ma sono i duelli del primo decennio del secolo in corso ad essere più vivi nella mente dei tifosi. Non è un azzardo affermare che probabilmente (Busto Arsizio a parte) si sfidano due dei club più blasonati del girone B. Per le rossoblu sarà anche il debutto in casa. Porte chiuse al PalaFerraris, ma telecronaca diretta gestita da Radio VanD’A sulla pagina Facebook dell’emittente casalese.
Commento tecnico affidato a coach Marco Ferraris, allenatore nato alla corte del maresciallo Carlo Furione. Il match inizierà alle ore 21 di sabato 30 gennaio. La parola d’ordine in casa Junior è riscatto. Mezz’ora di ottima pallavolo non può bastare a Del Nero e compagne per muovere la classifica e sarebbe oltremodo dannoso (anche per il morale) rimanere ai blocchi di partenza dopo due partite. Risultati e continuità di gioco passano per forza di cose dal recupero delle infortunate. Scontata l’assenza di Fracchia, si lavora per riavere tra le convocabili Dell’Oste e Barco. Due terzi di partita in quel di Garlasco hanno detto che i margini di miglioramento su cui lavorare sono tanti. Fare punti con la Pro è tutt’altro che scontato e la vittoria al debutto con il Certosa Pavia ha dato ulteriore morale alle milanesi. La Pro Patria Milano, al pari dell’Euromac Mix, ha acquisito i diritti della B2 dopo aver disputato un’ottima stagione in serie C.
La società ha confermato in blocco lo staff tecnico e al timone delle meneghine troviamo coach Gigi Brugnone, affiancato da Andrea Tentorio (allievo di coach Davide Delmati con cui ha condiviso l’esperienza in serie A del Busnago). Sono state confermate tutte le atlete giovani e promettenti, che così bene avevano fatto in under 18. Da Passuello a Zola, da Migliore a Mandotti, arrivando fino a Nicole Garzero (ex Acqui), due anni fa ad un passo dalla Junior Volley. Arrivi importanti (anche per l’under 19) sono quelli di Sisti e Betti, ma per dare alla Pro Patria la necessaria esperienza si è deciso di puntare su giocatrici di altissima qualità.
A partire dalla regista, che sarà Barbara Pagnin (11 stagioni in serie B con le maglie di Legnano, Orago, Garlasco e Cislago). Dal Real Volley Mazzano arriva la schiacciatrice Elena Giacomini (ex Flero, classe 2001), mentre dal Castelfranco di Sotto (B1) è approdata alla corte di coach Brugnone, l’opposta Chiara Scandella. Nativa di Carrara, classe 1997, vanta trascorsi importanti con il Casciavola e con la Teodora Ravenna.
Il reparto delle centrali è stato completato dalla Pro Patria con l’acquisto di Alessandra Massa. Nome noto alle cronache alessandrine, in quanto i 190 centimetri del posto tre meneghino (classe 1996), hanno fatto le fortune di Novi e Rivanazzano. Ma il colpo di mercato più roboante messo a segno dalla Pro, è legato al nome di Ylenia Migliorin. Nata nel 1989, la schiacciatrice lombarda di posto quattro ha giocato con Legnano e Trecate in serie B1 prima di spiccare il volo per la serie A. Gorgonzola, Chieri e Collegno, prima di sposare il progetto di Tecnoteam Albese Como, dove è stata titolare nel sestetto di coach Cristiano Mucciolo nelle ultime due stagioni. Migliorin è l’attaccante che non si ferma, al limite si cerca di limitarlo sperando non sia in serata di grazia. Nello staff tecnico della Pro Patria Milano c’è Maria Flavia Maggia. Oggi brillante allenatrice di under 17, serie C ed under 13, 12 del sodalizio meneghino, ma con un passato a forti tinte rossoblu.
“Anche se non sono direttamente coinvolta – commenta l’ex regista juniorina – non può essere una partita come tutte le altre. Si affrontano in una categoria importante le società che hanno segnato il mio percorso pallavolistico. All Pro Patria ho avuto (ed ho tutt’ora) la possibilità di crescere e di imparare come allenatore. Alla Junior sono nata e non potevo avere mamma migliore perché ci sono state le condizioni perfette per innamorarsi di questo sport. Dalle lezioni di coach Barbara Piovan, alle esperienze internazionali con l’under 18 a Belgrado. Sono ricordi incancellabili, che hanno contribuito a formare la persona che sono diventata”.
Una Pro Patria che ha tutto per disputare un campionato di vertice: “Difficile dire dove si può arrivare in una stagione con mille interrogativi come questa. La qualità delle giocatrici non si discute. Ci sono martelli veramente pesanti ed una palleggiatrice di categoria superiore. E’ ovvio che i punti uno se li deve sudare e guadagnare gara dopo gara, ma le premesse sono buone”. Uno di fronte all’altro: il tuo passato e il tuo presente. Nel futuro di un coach ambizioso c’è il desiderio di giocarla in panchina una partita così? “Ad oggi no. Non so se con l’andar del tempo il mio pensiero potrà cambiare. In questo momento è molto più gratificante sapere che ci sono atlete che ho allenato nelle giovanili, che sono lì, in prima squadra. Il mio lavoro è questo. Costruire giocatrici per la Pro Patria e spero che in futuro siano sempre di più”.
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