Articolo »

  • 03 agosto 2024
  • Vignale

Tamburello Serie A

Al "Cesare Porro" di Vignale si assegna lo scudetto del Muro

Il Grazzano durante una partita di campionato (foto Pier Giuseppe Bollo)

Domenica alle ore 16 al “Cesare Porro” di Vignale (ingresso 10 euro) si assegnerà il 48° titolo del tamburello a muro tra la certezza Grazzano, a caccia del titolo numero 15 e la sorpresa Portacomaro, a digiuno dal 2011 e con 4 trofei in bacheca. La “corazzata” del presidente Alessandro Redoglia sta dominando la scena con il nuovo corso avviato nel 2012 all’arrivo di Vittorio Fracchia ottenendo 8 scudetti, mentre il Portacomaro, ultimo nel 2023, si stava rifondando con l’arrivo dei dirigenti sponsor Andrea Morrone e Maurizio Francia a preparare il terreno per l’innesto di Samuel Valle, mattatore a Vignale con due scudetti e una Coppa Italia. Il Grazzano, dopo il campanello d’allarme della sconfitta in Coppa Italia con il Montechiaro, si è presto vendicato in due semifinali capolavoro: 19-12 in rimonta in casa e un roboante 19-6 al “Beppe Tirone”. La strada per la finale doveva inesorabilmente passare da Montechiaro con tutto quello che evocava l’incontro con i loro fuoriclasse; adesso l’ultimo sforzo per quello che è sempre considerato il titolo più importante, quello irrinunciabile. La squadra è bene amalgamata con Vittorio Fracchia, Alessio Olivieri, Elia Volpe, Samuele Carpignano e Mattia Musso. C’è un silenzio irreale in paese, concentrato a preparare la partita che, sulla carta, vede favoriti i campioni uscenti, ma sempre da maneggiare con cura; in fondo si lavora tutto l’anno per quel momento: mettere la coppa nella bacheca del Circolo Combattenti con i tifosi in giubilo. A Portacomaro è stato fatto uno sforzo economico importante per ritornare ai vertici grazie a Samuel Valle, Davide Soffientino, Federico Arrobio, Luca Soffientino e Franco Zitti. La finale è il coronamento di un buon campionato mostrando gli artigli nella semifinale contro il Vignale. Nel paese degli avi del papa è ancora vivo il ricordo del titolo del 2011 conquistato con coach Franco Capusso in modo rocambolesco a spese del Grana. Il Grazzano è una macchina da finali, l’ultima sconfitta risale al 2010 ma il Moncalvo era fuori portata e poi solo trionfi quattro dei quali proprio al “Cesare Porro”, a cominciare dal 2013 proprio contro i verdi a fine ciclo con un netto 19-5. Questo precedente non spaventa poiché l’ambiente ci crede, come annota Maurizio Francia e il mantra è “ce la possiamo fare” sognando il suo quarto titolo personale dopo quello memorabile del 2010 da presidente a Moncalvo e i recenti a Vignale nel 2021 e 2022. Arrivarci è un sogno che i ragazzi del presidente Danilo Goia hanno regalato al paese, ora c’è da fare l’ultimo sforzo nel campo più auspicato che esalta la classe di Samuel Valle, alla quarta finale consecutiva. Un muro che frequenta da quattro anni. È atteso finalmente il pubblico delle grandi occasioni dopo i numeri delle semifinali al di sotto delle attese, ma qui ci sarà una tenzone ricca di spunti con una coreografia ben studiata per rendere adrenalinica una finale in cui le aspettative sono elevate, esaltate dal contrasto di stili. Il tambass vive di passione alimentata da attori e spettatori. La finale raggiunta è una scommessa vinta e sicuramente l’apporto di Valle ha avuto il suo peso senza sminuire il percorso di crescita compiuto da Arrobio e dai fratelli Soffientino. La forza del gruppo, disponibile al confronto, ha pagato: mai uno screzio in partita, sono atleti di qualità, con costanza e cuore. Conclude il dirigente con il rammarico di non poter confermare tutto il gruppo causa il montepunti ridotto. I ragazzi sono determinati e questa insolita lunga attesa fa assaporare ancora di più il momento.