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  • 15 luglio 2011
  • Casale Monferrato

Undicenne sbronza a Capodanno finì in ospedale: condannati i genitori

Era uscita con un gruppo di coetanei per festeggiare il Capodanno ma la sua serata era finita in ospedale con un’intossicazione etilica acuta. Protagonista una ragazzina casalese non ancora undicenne che la sera di San Silvestro 2010 si era presa una sbronza solenne, al punto che era stato necessario ricoverarla in ospedale. La giovane era uscita verso le 22, mentre i genitori attendevano in casa l’arrivo del nuovo anno. Venti euro in tasca e una serata da trascorrere in libertà con un gruppo di giovanissimi e l’amica del cuore, di un anno più vecchia di lei. Per un po’ di tempo avevano girovagato per le strade della città prima di acquistare una bottiglia di liquore dalla quale aveva bevuto diversi sorsi. Verso le due di notte un passante aveva notato un assembramento di ragazzini in corso Valentino nella piazzetta del Block Buster, alcuni dei quali distesi sulle panchine. Preoccupato che qualcuno stesse male, aveva telefonato al 118 e gli operatori dell’ambulanza, giunti sul posto, avevano trovato la giovinetta sdraiata, che dormiva in una sorta di stato soporoso dal quale non erano riusciti a svegliarla. Trasportata inizialmente al Santo Spirito, la ragazzina veniva successivamente trasferita all’ospedale Regina Margherita di Torino dove rimaneva in osservazione per due giorni. Nel frattempo i Carabinieri rintracciavano i genitori che venivano segnalati alla Procura della Repubblica per il reato di abbandono di minori. Per quell’episodio M.C., il papà, e L.P., la mamma, entrambi 47enni, residenti in città - indichiamo solo le iniziali per evitare che venga identificata la figlia minorenne, così come previsto dal codice deontologico professionale - hanno patteggiato la pena nell’udienza preliminare: sei mesi di reclusione con la condizionale.