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Presentati a Casale i risultati sul monitoraggio delle fibre d'amianto aerodisperse

Si è svolta venerdì 19 luglio, la presentazione dei risultati dei monitoraggi ambientali di fibre aerodisperse, effettuati dall’agenzia per l’ambiente Arpa Piemonte nel biennio 2011-2012 sul territorio del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Casale Monferrato. Tra le autorità erano presenti il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi, l'assessore all'Ambiente Vito De Luca, l'assessore della Regione Piemonte all'Ambiente Roberto Ravello, il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto e il direttore del Centro Sanitario Amianto Massimo D'Angelo. Assente l'assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera, che ha comunque voluto comunicare il proprio costante sostegno. Il seminario, ospitato nella Sala Consiliare del capoluogo monferrino, si è aperto con il saluto del sindaco Giorgio Demezzi, che ha voluto sottolineare due importanti aspetti della vicenda amianto: il blocco delle spese legato al Patto di Stabilità e l'ottenimento dei risarcimenti previsti dalla sentenza del Processo Eternit. «Il nostro obiettivo è che la città di Casale e tutta l'area del Monferrato possano liberarsi definitivamente della presenza dell'amianto – ha spiegato il primo cittadino - L'Amministrazione, grazie anche alla collaborazione dell'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, sta portando avanti degli studi per individuare due percorsi per lo sblocco delle spese per la bonifica: il primo riguarderebbe l'emanazione di un'ordinanza sindacale che, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione e dal Testo Unico degli Enti Locali, per la salvaguardia della salute e dell’incolumità pubblica permetta lo svincolo delle somme destinate alla bonifica dal Patto di Stabilità. Il secondo è l’attesa di una revisione della legislazione che modifichi l’attuale impostazione del Patto». «Lo stesso impegno – ha continuato Demezzi – lo stiamo investendo per il recupero delle provvisionali del Processo. Le istituzioni devono attivarsi per individuare delle strategie pratiche e non teoriche da perseguire, così da ottenere il riconoscimento della sentenza. I 31 milioni di euro che ci spettano tornerebbero certamente utili per finanziare la ricerca sul mesotelioma e nuove opere di bonifica». L'incontro è proseguito con l'intervento del direttore di Arpa Piemonte Angelo Robotto, che ha voluto ricordare quanto sia importante il lavoro di sinergia nella lotta all'amianto, sottolineando inoltre che «il discorso tecnico-scientifico portato avanti a Casale Monferrato potrà essere beneficiato dall'intera nazione». Entrando nel merito del monitoraggio effettuato nel biennio scorso, il tecnico del Polo Amianto di Arpa Cinzia Cazzola, che insieme al collega Claudio Trova si è occupata della raccolta di dati, ha spiegato che la rilevazione è stata estesa ai 48 Comuni dell’area del Sin, concentrandosi prevalentemente in quelle frazioni o quartieri che presentano zone ad alta frequentazione. Da quanto riportato, solo 12 campioni su 334 possiedono una concentrazione di amianto pari a 0,2 fibre/litro; i dati possono essere quindi ritenuti rassicuranti, poiché si attestano ben al di sotto del limite di rischio massimo, determinato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità a 1 fibre/litri e in netto miglioramento rispetto all’ultima analisi presentata l’anno scorso. «Questi dati sono fondamentali – ha aggiunto il sindaco Demezzi – poiché ci permettono di capire come stia proseguendo la bonifica dei territori. Continueremo quindi, grazie alla preziosissima collaborazione di Arpa, nel monitoraggio della situazione, in modo da comunicare con trasparenza e rapidità i risultati». Dei 12 campioni che hanno riscontrato presenza di amianto nell'atmosfera, 4 riguardano la città di Casale Monferrato (in zona Roncaglia, Santa Maria del Tempio, Casale Popolo e quartiere Valentino-Sant'Anna) e 2 il paese di San Giorgio Monferrato, mentre i restanti fanno riferimento ai Comuni limitrofi di Balzola, Castelletto Merli, Occimiano, Pontestura, Treville e Trino Vercellese. Durante la mattinata è stata inolte data un’altra importante notizia: «La sede casalese dell’Arpa – ha annunciato Angelo Robotto – sarà allestita nella Palazzina del Palafiere, cioè negli ex magazzini dell’Eternit. Una scelta degli ultimi giorni che, rispetto di quella dell’ex stazione di sollevamento del Ronzone, permetterà ad Arpa di risparmiare sulla ristrutturazione dell’immobile e di restringere notevolmente i tempi di messa a regime del centro. Qui, grazie ad apparecchiature all’avanguardia, non solo saranno possibili analisi puntuali legate al territorio casalese, ma si potranno effettuare verifiche legate alle terre da scavo del Terzo Valico e della Tav». Prima dell’intervento dell’assessore Ravello, ha preso la parola il responsabile del Centro Amianto Massimo D'Angelo, che ha esposto le valutazioni di rischio conseguenti ai dati rilevati da Arpa: «Quello che emerge è che il binomio Ambiente – Salute è imprescindibile, perché l’integrazione e l’interazione degli Enti che se ne occupano è fondamentale. Inoltre deve essere chiaro che la lotta all’amianto è un’emergenza sanitaria e come tale deve essere gestita, prescindendo, quindi, dalle normali azioni politiche di bilancio». A chiudere la giornata è stato l’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello: «È fondamentale dare continuità all’integrazione tra gli Enti, perché l’amianto è un problema sia sanitario sia ambientale, non si può più prescindere, come purtroppo accadeva in passato, dal lavorare in piena e stretta sinergia. Il Piemonte ha dichiarato guerra all’amianto: molte battaglie sono già state vinte, ma per portare a casa la vittoria definitiva dovrà proseguire l’impegno congiunto di tutte le forze in campo. Non dobbiamo abbassare la guardia».

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Roberto De Alessi

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