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Al S. Spirito «portano via i mobili acquistati con alienazioni ed eredità»

Prosegue la smobilitazione degli uffici Asl Al di Casale

Un trasloco? No, uno sgombero. Non si tratta però di una cantina o di una soffitta, ma (purtroppo) di alcuni uffici amministrativi dell’ospedale Santo Spirito. Alla notizia, giunge a “Il Monferrato” anche il commento di Giorgio Demezzi a nome del “Comitato per la difesa della salute dei cittadini monferrini”: «Gran parte degli uffici amministrativi del nostro ospedale sono ormai già persi (Ragioneria, Patrimonio, Contenzioso, ufficio del Personale, Provveditorato ed Economato) e ci portano via anche dei mobili che erano stati acquistati con risorse provenienti da alienazioni patrimoniali di proprietà del nostro ospedale o da lasciti destinati all’Ospedale Santo Spirito» (come ad esempio il lascito di più di 11 milioni di euro dell’eredità Faletti, ndr).

Al di là del segnale di smobilitazione che crea una decisione di questo tipo, il Comitato pone alcune domande: «Perché trasferire i mobili in altre sedi e non riutilizzarli all’interno di uffici del nostro stesso Ospedale, visto che provengono anche da lasciti proprio per il nostro Ospedale? Che cosa succederà di questi uffici amministrativi, ora deserti, non progettati e quindi non attrezzati per ospitare pazienti ricoverati? Esiste una programmazione?».

Con l’occasione, il Comitato interviene anche sulla nuova TAC in quanto «l’avvio della procedura per l’acquisto di una nuova TAC non attenua la preoccupazione per i tanti tagli dei nostri reparti e per la carenza di personale medico/infermieristico del nostro ospedale. Peraltro la sostituzione della TAC è stata fortemente richiesta dal nostro Comitato, perché ormai ha raggiunto elevati livelli di obsolescenza tecnologica con frequenti interruzioni di funzionamento (l’ultimo episodio si è verificato lunedì e martedì: per due giorni di nuovo ferma) e con difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio».

Intanto dal consigliere regionale Domenico Ravetti arriva una notizia sul fronte sanità: «Ho chiesto che il gruppo di lavoro dell’Ires Piemonte elabori uno studio, da portare a termine entro sei mesi, per la realizzazione di una nuova struttura anche in provincia di Alessandria. Lo studio, da effettuarsi in base ai bisogni di salute della nostra comunità, insieme alla realizzazione di un nuovo edificio, sarebbe finalizzato ad analizzare anche le strutture esistenti da dismettere contestualmente».


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Marco Imarisio

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