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Crisi profonda per Ibl. I sindacati: tutti a casa
"Questa mattina si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali, le Rappresentanze Sindacali Unitarie e l’azienda IBL di Coniolo a fronte della sospensione unilaterale degli accordi in merito alle uscite volontarie ed incentivate a fronte della situazione di crisi".
Lo fanno sapere Paolo Conte Fillea Cgil - Paolo Tolu Feneal Uil - Felice Barelli Filca Cisl.
"Da quello che si è appreso, solo questa mattina, la procedura di concordato preventivo in bianco si è trasformata da una possibile continuità aziendale ad una procedura per cessazione dell’attività che tradotto in parole povere significa: Tutti a casa".
"L’IBL è stata una delle aziende che, nel corso della sua storia, ha segnato la vita di centinaia e centinaia di lavoratori oltre che caratterizzare in modo forte l’economia del territorio, dal primo gennaio non sarà più così".
"Anche la famiglia Bonzano proprietaria dell’azienda che ha sempre dichiarato di sentirsi parte integrante del tessuto economico del Casalese, ha abbandonato il proprio ruolo e fugge a gambe levate".
"Anche la cassa integrazione che prima, in base agli accordi, veniva anticipata dall’azienda, ora con questa procedura in corso è stata trasformata a pagamento diretto dell’INPS che significa, molto banalmente, che i lavoratori interessati dalla cassa “che sono quasi la totalità dei dipendenti in forza” rischiano di dovere aspettare oltre il normale periodo di paga , per vedere i propri soldi".
"L’impegno del Sindacato, che negli ultimi mesi, proprio per ottenere che l’azienda rimanesse in attività, aveva cercato ad ogni costo il dialogo e gli accordi deve arrendersi ad una retromarcia improvvisa e per certi versi sospetta".
"È sospetto che alcune lavorazioni, sospese dallo stabilimento Casalese siano riprese nello stabilimento in Ungheria in tempi record. Le Organizzazioni Sindacali stanno agendo, in un quadro desolante, affinché i diritti dei lavoratori vengano garantiti totalmente, ed è per questo che nell’assemblea di lunedì mattina le maestranze, tramite le rappresentanze sindacali, chiederanno un incontro urgente con il Commissario per affrontare i num erosi nodi ancora aperti".
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