Articolo »

L’industria vercellese in cerca di una solida “stabilizzazione”

L’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi di Confindustria Vercellese-Valsesia (su 100 imprese associate) ci ha presentato le previsioni fino al giugno 2013, con una industria “in cerca di stabilizzazione”, ma con una prima precisazione. Recupera ulteriormente il settore tessile mentre il metalmeccanico è ancora in stallo. Ed eccoci ad alcune informazioni più di dettaglio. Se l’Italia, dopo le elezioni politiche, è ancora in attesa di un nuovo Esecutivo e di maggiore governabilità, l’economia vercellese, in linea con la congiuntura regionale, prosegue nella sua ricerca di stabilizzazione. Continua però il trend positivo generalizzato per le esportazioni, avviato alla fine del 2012, e a riprova anche fino all’estate gli imprenditori vercellesi e valsesiani confidano in un progresso per quanto riguarda le commesse e l’acquisizione di nuovi ordini in totale. In particolare, guardando ai singoli comparti produttivi si riscontra un ulteriore miglioramento del tessile e dell’abbigliamento, mentre il settore metalmeccanico fatica a intraprendere la strada della ripresa. Ma vediamo altre informazioni più di dettaglio. Lievi miglioramenti sono stati espressi dall’imprenditoria locale in relazione alle previsioni per l’acquisizione di nuovi ordini per l’export e i nuovi ordini in totale. Il carnet ordini è ritenuto sufficiente da uno a tre mesi per il 50,57% degli intervistati, mentre il 12,64% va oltre i tre mesi. E per produzione e occupazione si afferma. In miglioramento, ma purtroppo ancora di segno negativo, i livelli di produzione totale: il saldo tra Imprenditori ottimisti e pessimisti da -17,71 recupera ancora a -15,22 in linea con il saldo regionale pari a -15,70. Tuttavia, gli imprenditori locali si dimostrano poco possibilisti sul fronte occupazione, dove non si notano particolari segnali di miglioramento: da -15,63 si passa a -14,13 (un anno fa il valore era pari -8,41) con un saldo regionale che si attesta a -11,80. Si riscontra poi un lieve miglioramento in quanto la quota di imprese che si dimostrano propense ad investire per la sostituzione di impianti preesistenti dal 33,68% guadagna qualche punto a quota 35,16%, mentre per ampliamento della capacità produttiva dal 13,68 si arriva a 14,29%. Ritardo negli incassi. In attesa che diventi operativo il decreto appena varato dal governo Monti per sbloccare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni al mondo imprenditoriale, allo stato attuale, la situazione si presenta non delle migliori, in quanto per la maggior parte delle aziende associate la riscossione dei crediti da parte dei committenti pubblici e anche privati avviene sempre con ritardo. Si tratta, infatti, di un problema riscontrato ancora dal 60% del campione (in media gli Enti pubblici pagano a 182 giorni, 30 giorni in più rispetto ad un anno fa). A Vercelli scendono poi a maggiori dettagli per quanto riguarda tre particolari settori produttivi. Vediamo le valutazioni di sintesi: • Tessile abbigliamento: questo comparto è quello che presenta il contesto più promettente. • Metalmeccanico: questo settore rivela purtroppo un generalizzato peggioramento delle previsioni. • Valvolame e rubinetteria: anche questo settore, il cui trend è strettamente collegato a quello metalmeccanico, non dà segni di miglioramento.

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Emanuela Pastorelli

Emanuela Pastorelli
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!