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  • 08 marzo 2021
  • Casale Monferrato

Lutto nella musica

Il mondo del "clubbing" monferrino ricorda dj Coccoluto

Interventi di Andrea Prevignano, Alessandro Imarisio e Ciro Cassaneti

Anche il mondo del clubbing monferrino piange la scomparsa a 59 anni di Claudio Coccoluto, uno dei più importanti dj del panorama europeo, protagonista in consolle per oltre quarant’anni, da oltre un anno combatteva contro una grave malattia. Coccoluto è stato più volte ospite dei locali e delle discoteche della provincia, tra questi l’Archivolto di Altavilla.

Tra i primi a condividere sui social il proprio ricordo, il conduttore di Radio Deejay, Andrea Prevignano: «Ho conosciuto Claudio Coccoluto nel 2004, quando trasmetteva su Radio Deejay. Io, arrivato da poco, il venerdì sera mi fermavo nello studio rosso ad ascoltare C.O.C.C.O., uno spazio radiofonico anomalo, non solo per Deejay. Claudio utilizzava solo vinili e faceva ascoltare musica folle, fuori dagli abituali circuiti dance. Ricordo di averlo visto mixare musica new beat, elettronica belga ed EDM, non propriamente roba da dancefloor alla moda. Ho avuto il privilegio di conoscerlo e di parlare a lungo con lui e di curiosare nella sua valigetta. C’erano dischi della Mille Plateaux e in quel periodo ascoltava molta minimal techno e molto dub. Non c’era cosa che non lo interessasse. Così gli sottoposi alcuni ascolti di Mick Harris, esercizi su frequenze ultrabasse, e intuii, sbalordito, un suo reale interesse. Chiese mille informazioni - lui, a me: e questo la dice lunghissima sulla voracità culturale del personaggio - e chiacchierammo per un’ora, immersi nelle nostre confortevoli e complici elucubrazioni da nerd. Quanto darei per tornare a quella sera». 

Il manager delle discoteche Alessandro Imarisio ha più volte “convocato” come ospite dj Coccoluto, uno dei mostri sacri della musica: «Claudio una vera icona della musica italiana, ma non solo. Era un esempio in quanto a cultura e per mindset. Lo testimoniano le tante interviste che abbiamo fatto assieme e che sono tuttora online. In ogni chiacchierata emergeva la sua enorme voglia di migliorare il sistema, di rendere il mondo del clubbing un mondo migliore. Mi diceva sempre che era importantissimo ripartire dalle nuove leve, dalla loro formazione, dalle competenze. Per lui era fondamentale ricreare quella che in gergo si chiama “club culture”, combattendo i pregiudizi che si annidano da sempre attorno al nostro settore. 

Straordinaria la sua lotta riguardo al riconoscimento giuridico della figura del Dj. Lascerà un grandissimo vuoto la sua scomparsa. In suo onore potremo continuare quello che aveva iniziato».

Anche Ciro Cassaneti, altro professionista e organizzatore delle serate con Coccoluto, ha voluto rilasciarci il suo ricordo del compianto artista: «Coccoluto è sempre stato un’icona del nostro mondo. In tutte le serate che abbiamo fatto insieme è stato un reale successo. Aveva voglia di sapersi innovare sempre, pur rimanendo in un mondo più “commerciale” senza essere troppo di nicchia e farsi apprezzare da tutti. Una persona eccezionale che ha saputo valorizzare il mondo delle discoteche, togliendolo da cattivi stereotipi».

Abbiamo colto l’occasione per farci dire da Imarisio come il mondo del “sabato sera” sta attraversando questo periodo di chiusure obbligatorie: «Credo che il clubbing 2.0 potrà tornare ad essere incredibilmente luminoso. Il nostro settore tornerà con ogni probabilità a brillare e ad esser attrattivo! Ovviamente sta a noi saper sfruttare questo stop forzato per cercar di diventare la versione migliore di noi stessi. Sfruttiamo questo periodo per ricalibrare la nostra “bussola” imprenditoriale. E come diceva il grande “Cocco”: Dobbiamo ripartire, dopo questo stop forzato, con un’altra marcia e portare a bordo solo persone sane».


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