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  • 11 febbraio 2020
  • Casale Monferrato

Venerdì scorso il funerale

«Ciao Base, senza di te Casale è un posto più triste»

La scomparsa di Massimo Bazzan. Aveva cinquant’anni, artista nella grafica

Ha suscitato viva commozione a Casale la scomparsa di Massimo Bazzan universalmente conosciuto come “il Base”. Sold out - solo posti in piedi in Duomo giovedì e venerdì per rosario e funerale, manco ci fosse stato lui alla consolle a mixare musica. Un’ultima canzone però era d’obbligo: “Bella Ciao” intonata dagli amici sul sagrato della chiesa.

Se lo meritava, non di morire a 50 anni, quello no di certo. Ma l’affetto sì, aveva saputo guadagnarselo diventando un elemento indispensabile nella vita civile della sua città. Grafico di giorno, DJ di notte, a fianco dell’AFeVA nelle campagne contro l’amianto, dell’ANPI contro il fascismo, in prima fila per i diritti civili, presente dove si manifestava, ma anche dove si suonava e si chiacchierava con un bicchiere in mano e delle idee in testa. Praticamente impossibile passare un sabato sera in città senza imbattersi in lui e scambiarci qualche parola, specie se si girava dalle parti di Enoteca e locali del centro storico che spesso ospitavano le sue performance. Quando metteva sui piatti i classici degli anni 80/90/2000 era impossibile stare fermi.

In questi giorni sono tanti i casalesi che lo ricordano sui social o levando un calice. Nicola Bernardi ha postato uno dei suoi “ritratti casalesi” che ce lo mostra come un profeta biblico caravaggesco con l’immancabile coppola in testa, ma la pagina Facebook del Base è diventata in breve tempo un tributo alla sua creatività: c’è chi ha messo un brano poetico, chi un’immagine e chi ...un mattoncino di Lego. Era la sua passione, aveva in casa un laboratorio con un milione di pezzi tutti divisi in cassettini. Con il Lego riproduceva edifici, spiegava progetti e gratificava gli amici facendoli “tali e quali” in una serie di “omini” che sono diventati un cult.

Una pazienza che si rifletteva anche sul lavoro di grafica, diplomato allo IED di Milano, operativo nel co-working Concrete di Casale, un vero talento nella sintesi per immagini. Tanto estroverso quanto meticoloso e amante della simmetria. Come ha fatto notare la persona che è rimasta con lui fino alla fine se n’è andato il 02.02.2020 alle 20.20. Certo non che avesse scelto la data. Era l’ennesima operazione a Torino a un cuore scombussolato, sui social aveva confidato che aveva un po’ paura, ma l’aveva detto anche la volta prima ed era tornato più sorridente e allegro che mai. Ora è Casale ad essere un posto molto più triste.


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