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Chiuso nel 2015
Tribunale, si sposta l’archivio: riapertura vendita, sede servizi?
Tre ipotesi per sfruttare l’edificio di proprietà comunale

Tra alcuni mesi il Tribunale verrà restituito al Comune. Accorpato nel settembre 2013 al Tribunale di Vercelli, non era più operativo dal novembre 2015. Spiega il sindaco Emanuele Capra: «C’erano problematiche di infiltrazioni al tetto dell’edificio, abbiamo avuto un incontro durante il quale si è deciso di trasferire l’archivio comprendente faldoni di pratiche di almeno mezzo secolo. Operazione che durerà fino all’autunno. Dopo il trasferimento, il Tribunale tornerà nella sisponibilità del Comune che è proprietario dell’immobile con la riconsegna delle chiavi».
Le due strade da percorrere
A quel punto, cosa accadrà? «Le strade da percorrere – sottolinea il sindaco – sono sostanzialmente due: o ci sarà la riapertura delle sezione distaccate o dei Tribunali cosiddetti di prossimità come da più parti si auspica dopo le prese di posizione in ambito governativo, oppure può essere a quel punto presa la via della vendita all’asta per la quale c’erano state nel recente passato alcune manifestazioni d’interesse, o quella dell’edificio pubblico per servizi e a quel punto si potrebbe ridisegnare la geografia degli uffici cittadini ospitando magari la sede della Polizia Locale o del Giudice di Pace».
2023 vertice con Delmastro
Alla luce del fatto che l’Unione Europea si dice interessata ad incrementare la giustizia di prossimità e che l’attuale Governo ha assicurato che la geografia giudiziaria territoriale va rivista, la riapertura del Palazzo di Giustizia di Casale non è un’utopia. A determinate condizioni ci potrebbero essere concrete possibilità che questo avvenga. Non in tempi brevi e fondamentale sarà presentare un progetto convincente.
In questa direzione il Veneto è già partito in quarta rispetto alle altre Regioni.Nel giugno 2023 il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, aveva presenziato all’incontro che si è tenuto nell’aula delle udienze penali dell’ex Tribunale cittadino e che aveva come tema “Valorizzazione della Giustizia di prossimità a beneficio del cittadino e del suo territorio”. L’allora sindaco Federico Riboldi aveva rimarcato l’errore fatto a suo tempo con la riforma giudiziaria che aveva condotto alla soppressione del Tribunale di Casale con ricadute negative sotto il profilo economico e sociale. L’avv. Gianni Conti, presidente dell’Avvocatura Casalese, l’associazione che aveva preso vita all’indomani della chiusura della struttura di piazza Bernotti, aveva sottolineato all’incontro l’illogicità della “Riforma Severino”: «Se lo scopo era quello di ridurre il deficit dello Stato con la chiusura dei tribunali, tagliando i piccoli - disse Conti - l’obiettivo non è stato raggiunto. La riforma del 2012 non ha portato alcun beneficio economico». Anzi, aveva comportato costi aggiuntivi per l’utente e ripercussioni economiche negative per l’indotto.
Il Tribunale un edificio efficiente, adeguato, più volte ristrutturato nel corso degli anni, in grado di ospitare magistrati e personale. Ed è anche di proprietà comunale. La possibilità che il Tribunale di Casale ritorni è concreta, sicuramente non immediata, magari rivedendo i confini territoriali che potrebbero anche non più coincidere con quelli precedenti ma inglobare nuove realtà. Le premesse ci sono e sembrerebbero attuabili.
La figura del ‘court manager’
Prima, nel 2021, un documento del Consiglio Nazionale Forense prospettò una revisione della geografia giudiziaria e l’istituzione della figura del “court manager”. La revisione potrebbe essere portata avanti con le risorse del Recovery Fund e garantire - questo è in sostanza l’obiettivo - una giustizia di prossimità e dunque un miglior accesso alla giurisdizione anche da parte dei cittadini.
A Casale Monferrato è in servizio un ufficio giudiziario di prossimità staccato dal Tribunale di Vercelli finalizzato alle pratiche riguardanti la volontaria giurisdizione.
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