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Fusione

Lu-Cuccaro: il “sì” del referendum ora passa alla Regione

Da Torino si aspetta l’inizio della procedura

Dopo la vittoria del “sì” al referendum di fusione tra Lu e Cuccaro (una vittoria parziale: solo a Lu la maggioranza si è espressa a favore della fusione, a Cuccaro, invece, oltre il 63% dei votanti l’ha bocciata votando “no”), la parola passa alla Regione Piemonte.

«Ora sta al Consiglio regionale decidere se, come vorrebbe la legge, procedere alla fusione tra i due Comuni - spiega Michele Filippo Fontefrancesco, sindaco di Lu - Ho sentito molte persone in questi giorni, molte entusiaste delle possibilità che la fusione apre, altre invece preoccupate del cambiamento. Quello che mi rincresce è vedere come da un lato la preoccupazione per il cambiamento sia un oggetto di facile strumentalizzazione da parte di chi oggi ha ambizioni personali, più che un disegno di territorio. Dall’altra e soprattutto, guardo all’’energia messa per portare avanti questa campagna referendaria da molti e mi domando che bello sarebbe se tutta quest’energia fosse messa al servizio della costruzione di un progetto di comunità; della voglia di parlare e costruire di educazione, cultura, solidarietà senza avere paura ma con la voglia di abbracciare veramente il futuro per fare di Lu e Cuccaro Monferrato un comune dove tutti potessimo dire ‘sono orgoglioso di viverci’».

Di «“matrimonio” che si vuole celebrare senza il consenso di uno dei due sposi», aveva invece parlato il consigliere comunale cuccarese di minoranza Andrea Riva in riferimento al “no” espresso dai cittadini di Cuccaro. «Di questo speriamo che qualcuno ne terrà conto...». La decisione alla Regione Piemonte.


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Marco Imarisio

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