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Nel verde Kent - Medioevo a Canterbury - Leeds, castello di favola - Un tassidermista di Moncestino - Preambolo nel Mare del Nord e il castello di Amleto

Dover con le sue (bianche?) scogliere e un possente castello ha salutato la nave (Costa Mediterranea) martedì mattina ormeggiata in un attracco altamente panoramico. Una navigazione turistica tranquilla che ha dribblato le numerose piattaforme petrolifere del Mare del Nord. Da aggiungere che domenica dopo la partenza da Copenaghen la nave aveva oercorso lo stretto dell'Oresund tra Danimarca e Svezia, dopo mezzora a drita ecco la svedese Landskrona e sul fronte opposto la danese isola di Ven, poco dopo si attraversa a dritta la cittadina svedese di Helsinborg e a sinistra quella di Helsingor (Elsinore), famosa per il castello di Amleto (Kronborg, dal duemila patrimonio dell'umanità Unesco). Durante la notte svolta a sinistra (si dovrebbe dire virata) alla punta di Skagen (più o meno di fronte c'è Goteborg) Lunedì pomeriggio abbiamo pure indossato il rosso giubbotto di salvataggio per relativa esercitazione (vento freddo, ma siamo sempre nel Mare del Nord). Martedì dopo lo sbarco il vostro cronista ha seguito il gruppo per Canterbury-Leeds. Guida Karen, inglesona dal passo lungo. A Canterbury (tra l'altro da qui partiva la Via Francigena) si ammirano nelle viette attraversate da corsi d'acqua scorci tipici della cittadina inglese dove il tempo si è fermato (abbiamo qualche idea di come riutilizzare a Casale il canale Mellana, mettiamoci alcune barche e un po' di cigni...). Gran finale mattutino alla celebre cattedrale eretta nel 597 da S. Agostino. Si entra nel recinto sacro attraverso la monumentale Christ Church Gate, ricca di statue e stemmi dorati, che commemora Arthur figlio di Enrico VII morto nel 1502. Interno: suggestiva la cripta -cstruita in epoca normanna-, le vetrate, il piccolo museo coi capitelli antichi (il Duomo di Casale li batte...) e -una semplice pietra- il luogo dove nel 1170 venne assassinato Thomas Beckett il martire più famoso di inghilterra. Accendiamo una candela, precisano che non vogliono offerte in euro. Sono proprio inglesi. Un attimo di pausa seduti in quell’oasi di pace che è il chiostro, poi via verso Leeds nel Kent con prati “dipinti”, pecore immobili e una grande mongolfiera. Spiega la guida: Leeds, di antichissima origine, fondato nel 857 e segnalato anche nel famoso Doomesday Book voluto da Guglielmo il Conquistatore nel 1086 per catalogare tutti gli edifici dell’appena conquistata Inghilterra, divenne roccaforte in pietra durante il regno di suo figlio Enrico I° ad opera di un non ben identificato barone normanno.Nel 1282 Leeds fu donato ad Edoardo I° e rimase fra le residenze reali per i tre secoli successivi, fino alla morte di Enrico VIII°. In seguito divenne ambito possedimento di famiglie famose come St.Leger, Culpeper e Fairfax fino a restare per oltre un secolo nelle mani dei Wykeham Martin ed essere infine acquistato nel 1926 dalla Signora Wilson Filmer, ricca erediteria anglo-americana, che divenne in seguito l’onorevole Lady Baillie. Dopo la sua morte furono eseguite le sue disposizoni per la creazione del Leeds Castle Foundation che oggi amministra il complesso. Il maniero è introdotto da un grande parco e laghetti da favola dove cigni e pavoni bianchi e neri (questi mai visti) rincorrono i turisti. Bella, ulteriore, sorpresa l’interno del castello coi suoi arredi originali (da una finestra vediamo un campo di golf con giocatori veri). Ottima l'dea della guidina in italiano (da restituire, Anna) Seconda sorpresa incontrare all’ingresso la signora Lisa Pavese con l’amica Iole, due monferratine di Treville che scese dalla nave avevano usufruito dell’auto di due amici londinesi, David Franklin e Michela Giuiani. Sempre a Leeds, Giorgio Dugone ammira la grande voliera, è un esperto, un famoso tassidermista: nella sua casa a Moncestino (con tanto di torretta di avvistamento) vi accoglie un leopardo impagliato (promettiamo di andarlo a trovare nel giorno del suo compleanno, 3 ottobre). Noi ci pavoneggiamo (sempre in tema) con una citazione di Lord Conway: "Meravigliose nelle loro molteplici glorie sono le grandi vedute dei castelli d’Europa: Windsor dal Tamigi, Warwick o Ludlow dalle rive dei fiumi, Conwy o Caernarfon dal Mare...Per quanto bellissimi e coronati di lodi la bellezza di questi castelli non è paragonabile a quella di Leeds, ammirato tra le acque in una sera autunnale quando le felci sono dorate e s’intravede tra gli alberi una leggera foschia azzurrina: è il castello più incantevole e, quindi, il più ammirato di tutto il mondo". Tutto finisce. Arrivo a bordo al volo e con un poco d'ansia, bypassando in autostrada, grazie alla Polizia (cui la nostra guida manda baci...), una coda di tir avviati all'imbarco (non si fidano, pare, dell'Eurotunnel dopo un incidente). In nave ci accolgono i ‘grazie’ dei crocieristi per aver ricevuto le stampatine de Il Monferrato in camera, quasi in tempo reale dalla Redazione (se pensiamo alle pene dello scorso anno... forse anche noi abbiamo fatto un by pass, quello di Genova). Ovviamente chi oggi ha scelto la gita di Londra ha avuto un concentrato di questa grande metropoli con... l’obbligo di ritornarvi. Qualcuno ha anche ammirato il castello di Dover. Si salpa, attraverso la Manica, ci aspetta le Havre. -Per saperne di più su Leeds sito www.leeds-castle.com FOTO. Nel centro di Canterbury. arrivo a Leeds salendo dal parco (ma c'era ancche il trenino...) e sotto le mura del castello tra verde e laghetti Testo e foto di Luigi Angelino

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Roberto De Alessi

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