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  • 19 luglio 2020
  • Casale Monferrato

Invenzioni

L’istituto “Sobrero” di Casale ha alunni 3Dmaker

Durante l’emergenza erano stati realizzati i raccordi

Al via la realizzazione delle mascherine stampate in 3D promossa dall’Istituto Superiore Sobrero di Casale Monferrato. L’iniziativa fa seguito ad una prima tiratura di 50 raccordi, sempre realizzati con le stampanti 3D, consegnati il 20 aprile scorso alla Protezione Civile della Città di Casale. I raccordi, inizialmente realizzati per essere adattati ai respiratori P3 (maschere Decathlon), erano poi stati ridisegnati e ottimizzati in due nuove e diverse versioni, adattabili ai Dispositivi di Protezione Individuale destinati al personale sanitario. Per tale produzione, il prof Fulvio Prete, docente di Elettronica, e la prof Cristina Chiumello, docente di Meccanica, si erano avvalsi della collaborazione a distanza di Giacomo Masoero, studente al 5° anno del Corso di Meccanica Meccatronica, e Davide Granzino con Francesco Gioffredo, rispettivamente al 4° e 5° anno del Corso di Elettronica. In seguito era partita la collaborazione con ulteriori 3DMakers, per contribuire a soddisfare una nuova richiesta: la realizzazione, ad uso compassionevole, di supporti per visiere protettive destinate agli operatori sanitari a contatto con pazienti Covid-19.

Gli scudi per il viso

Sull’onda dell’entusiasmo, nelle scorse settimane, sono state realizzate e consegnate al Dirigente Scolastico Riccardo Rota e ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi Gabriella Marcolin e Rita Tugnolo, mascherine disegnate con software CAD e stampate 3D dagli studenti stessi, direttamente dalle rispettive abitazioni e utilizzando le stampanti personali e il materiale PLA fornito dalla scuola (il Pla, Acido Polilattico, è un’innovativa bioplastica biodegradabile derivante dalla trasformazione degli zuccheri presenti nel mais, barbabietola, canna da zucchero e altri materiali naturali e rinnovabili). In aggiunta, ulteriori visiere sono andate al personale della scuola per la sanificazione dell’Istituto e per il rilevamento della temperatura alle persone in ingresso nell’edificio scolastico.

Coinvolto nel progetto, anche Matteo Perrucci del 4° anno di Elettronica. Plausi sono così andati a insegnanti e studenti per aver saputo trasformare la didattica in una concreta pratica sociale al sostegno del comparto sanitario e per il beneficio della comunità. “Si è trattato di un’iniziativa particolarmente significativa e gradita” apprezza il Dirigente Scolastico Riccardo Rota; “sono orgoglioso dei miei insegnanti e studenti, per aver dimostrato sensibilità e motivazione, e per aver garantito il supporto tangibile del nostro Istituto, anche durante la pandemia. Ci tengo sottolineare che è stato un contributo assolutamente spontaneo, scaturito dal desiderio di mettere a disposizione strumenti e competenze in modo significativo. Inoltre, si è trattata di un’ulteriore opportunità per rendere ancor più efficaci le misure di protezione e prevenzione in questo particolare, e ancora in essere, periodo di emergenza sanitaria”


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