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  • 09 settembre 2023
  • Casale Monferrato

Fino al 19 settembre

La mostra sul beato Luigi Novarese ospitata in Santa Caterina

«Il legame tra il nostro padre fondatore e la chiesa Santa Caterina e il Trevisio è molto profondo e Novarese ne parlava spesso».

I pannelli esplicativi del percorso espositivo

Il beato Luigi Novarese torna al collegio Trevisio con la mostra ospitata in Santa Caterina. Fino al 19 settembre l’esposizione di pannelli interattivi sulla vita e le opere del beato di Casale nato alla Cascina Serniola, collina Sant’Anna, nel 1914 e di cui ricorrono quest’anno i dieci anni dalla beatificazione, saranno visitabili nella bellissima chiesa di Santa Caterina grazie alla collaborazione tra i Silenziosi Operai della Croce e l’associazione Santa Caterina Onlus.

“Il legame tra il nostro padre fondatore e la chiesa Santa Caterina e l’attiguo collegio Trevisio è molto profondo e Novarese ne parlava spesso”, spiega Eleonora Cocca, sorella dei Silenziosi Operai della Croce. “Il collegio Trevisio risulta una tappa importante della sua vita. In quegli anni in cui si preparava all’esame per ammissione al ginnasio la tubercolosi ossea che lo aveva colpito all’età di nove anni lo condiziona pesantemente e decide di affidarsi a Maria Ausiliatrice e a don Bosco per intercedere per la propria guarigione.

Nel maggio 1931 riceve la grazia e dal sanatorio di Pietra Ligure torna a Casale. Monsignor Novarese scriveva nel 1966 di aver incontrato dopo la guarigione padre Giovanni Ferro, allora rettore del collegio Trevisio e suo confessore, che gli consigliò di andare a Diano Marina a riposarsi dopo la dura malattia”. Fu proprio lì che Novarese ebbe la vocazione di dedicarsi agli ammalati come sacerdote e non come medico.

Scriveva infatti il beato: “se anche arrivo a essere medico, a un certo punto non potrò fare più nulla, mentre il sacerdote ha un raggio di azione più vasto. Tanto vale che faccia il passo più lungo. La decisione fu presa e la comunicai a padre Ferro, rettore del Collegio Trevisio a Casale, e mio confessore, il quale mi rispose: è da tanto che aspettavo che tu me lo dicessi’”.

“La figura di padre Ferro è importante per la vocazione del giovane Luigi e possiamo immaginarli mentre parlano insieme nel collegio, nella chiesa e nel coro che fungeva anche da chiesa nel periodo invernale e immaginare che la vocazione di Novarese maturasse proprio in quel momento”, prosegue sorella Cocca che poi conclude: “la mostra sarà un’occasione per godere delle bellezze artistiche della chiesa ma anche per riflettere sul messaggio dell’esperienza di vita del nostro beato che lo ha portato a considerare il malato soggetto attivo nella chiesa e nella società”.

La mostra è visitabile negli orari di apertura della chiesa di Santa Caterina, info alle pagine web dell’associazione Santa Caterina Onlus. La chiesa di Santa Caterina sarà visitabile venerdì (10-18), per Casale Città Aperta sabato e domenica (10-18.30). Ingresso da piazza Castello. 


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